carabinieri alla procura

Sezione pg, Santaniello lascia il comando

Lascia il comando della sezione di polizia giudiziaria dei carabinieri presso la procura di Nocera Inferiore, il luogotenente Massimo Santaniello, trasferito ad altro incarico al comando provinciale...

Lascia il comando della sezione di polizia giudiziaria dei carabinieri presso la procura di Nocera Inferiore, il luogotenente Massimo Santaniello, trasferito ad altro incarico al comando provinciale carabinieri di Salerno: il sottufficiale ha retto il gruppo di polizia giudiziaria in forza all’ufficio inquirente, alle dirette dipendenze dei pm, per oltre vent’anni. Al suo attivo restano diverse inchieste di primo piano, a partire da quella contro i “ladri di bambini”, dove si ricostruiva la compravendita di neonati tra coppie sterili, intermediari e coppie straniere rivenditrici, ora in fase di dibattimento, la maxi inchiesta che ha scoperto e documentato le truffe infinite all’Inps, ribattezzata “Mastro Lindo”, partita dall’Agro e arrivata ai vertici regionali e nazionali dell’ente previdenziale, con migliaia di episodi portati avanti ai danni delle casse destinate a indennità di disoccupazione e maternità, quella recente sull’Università, l’ultima in corso sugli aborti clandestini a Nocera.
La carriera di Santaniello all’ufficio della Procura comincia nel 1995 con la nomina al comando della sezione polizia giudiziaria al tribunale nocerino. Il militare ha messo insieme riconoscimenti di vario tipo, dal titolo di “Ufficiale al merito della Repubblica italiana” a quello di “Cavaliere al merito della Repubblica italiana”, oltre alla medaglia militare d’oro al merito di lungo comando concessa dal ministero della difesa.
L’ufficio finora retto da Santaniello avrà a stretto giro un nuovo comando, per rinnovare la guida della squadra di carabinieri associati alle dirette dipendenze dei magistrati, in contemporanea con l’insediamento al vertice dell’ufficio del nuovo procuratore, Antonio Centore, ex magistrato all’ufficio di prevenzione della Procura di Salerno.
Alfonso T. Guerritore
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