La replica

Severino, i legali: «Non c’è nessuna ricaduta negativa»

«La assoluzione piena del presidente De Luca ha comportato la sopravvenuta estinzione di ogni precedente ragione controversa sull’esercizio della carica elettiva, senza pregiudizio degli atti»

«La assoluzione piena del presidente De Luca ha comportato la sopravvenuta estinzione di ogni precedente ragione controversa sull’esercizio della carica elettiva, senza pregiudizio degli atti inerenti l’esercizio della carica». I legali del presidente della Regione replicano così alle ragioni degli oppositori dopo la sentenza della Corte Costituzionale sulla legittimità delle norme della legge Severino. In una nota l’avvocato Lorenzo Lentini spiga che quella sentenza «non ha alcuna ricaduta negativa sulla posizione del presidente e della Giunta, legittimamente in carica, essendo cessata, nel frattempo, ogni ragione di incapacità temporanea a ricoprire la carica pubblica».

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Per il legale, la rimozione del rato di abuso d’ufficio ha «effetto retroattivo» e questo, dunque, non inciderà né sulla carica elettiva (non lo abbiamo mai messo in dubbio) né sugli atti «inerenti l’esercizio della carica». Non la pensa così Oreste Agosto, legale di 5 Stelle ma soprattutto del gruppo J.J. Rousseau di Salerno. «De Luca non può governare la Campania» tuona il legale. «In primo luogo perché dopo la decisione della Consulta rivive il decreto di sospensione di Renzi e in secondo luogo, De Luca versa in condizione di incompatibilità».

Agosto tira in ballo l’art. 9 della legge regionale del 2007 “ai consiglieri regionali, ai componenti della Giunta e al presidente sia applica la disciplina di cui all’art. 63, comma 1, n. 4 del d.lgs n. 267/2000 e successive modifiche”. Articolo, il 63 «applicabile anche al presidente e che prevede che il presidente non può ricoprire la carica di presidente chi, come lui, ha una lite pendente in quanto parte di un procedimento civile o amministrativo con la Regione». Come è noto, spiega Agosto «De Luca ha pendente due giudizi civili dinanzi al Tribunale di Napoli nei quali è parte anche la Regione Campania, regolarmente costituitasi in giudizio». E traa gli avvocati costituiti «c’è Almerina Bove che è vice capo di gabinetto della Regione Campania. Un palese conflitto di interessi che determina la incompatibilità di De Luca».

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