Severino, a Napoli il primo verdetto

Il 20 novembre la decisione dei giudici sul ricorso d’urgenza del governatore

SALERNO. La sospensione per il governatore della Campania, Vincenzo De Luca potrebbe arrivare entro la fine di questo mese. Prima cioè dell’intervento della Consulta. Infatti potrebbe essere il tribunale di Napoli a decidere quando il prossimo 20 novembre i giudici si riuniranno per discutere il merito sul ricorso d’urgenza presentato a luglio dal presidente della Regione Campania. Il tutto sarebbe dovuto proprio grazie al pronunciamento della Corte costituzione sul caso de Magistris, giudicando legittima la legge Severino. Insomma, il 20 novembre De Luca rischia addirittura che l’ordinanza cautelare dello scorso luglio emessa dal tribunale di Napoli potrebbe essere revocata, visto che non esisterebbero più dubbi di legittimità per i magistrati partenopei.

In pratica, il tanto temuto effetto domino potrebbe verificarsi già da questo mese, con l’ex sindaco di Salerno che andrebbe incontro all’esecuzione di una sospensione di 18 mesi dal proprio mandato di presidente della Regione Campania. Una sospensione che, tra l’altro, era stata già firmata lo scorso 26 giugno dallo stesso presidente del Consiglio Renzi.

De Luca dopo la sentenza de Magistris twittò: «Severino e Consulta: Keep calm e al lavoro senza distrazione». Ribadendo la sua posizione di serenità rispetto il pressing di opposizione e media sulla precarità della sua posizione dopo la sentenza di rigetto della Corte costituzionale relativa ai rilievi di costitizionalità del Tar regionale sull’applicazione della legge Severino nel caso del sindaco di Napoli. Il verdetto salvava del tutto la legge Severino, ribadendone la costituzionalità. Ma nel ricorso di De Luca si centrava un altro problema, quello dell’eccesso di delega. In pratica secondo i legali del governatore la Severino non si limitò ad inserire i suggerimenti del parlamento ma estese le sue competenze anche ad altri tipi di reato (come l’abuso d’ufficio) non previsti. Insomma una battaglia che dura oramai da mesi che potrebbe chiudersi definitivamente il 20 novembre.

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