il caso

«Sette mesi per l’ok ad un cartello»

Il braccio di ferro tra l’Azienda “Improsta” ed i verici locali dell’Anas

Il ritardo dell'Anas di Salerno per il rilascio di un'autorizzazione per l'apposizione di un cartello pubblicitario dell'Improsta diventa un caso.

A sette mesi dalla domanda all’Ente, l'azienda sperimentale regionale guidata da Gennaro Rizzo non ha ancora un segnale stradale che indichi il suo ingresso principale.

Una querelle che si protrae da troppo tempo: un ritardo che potrebbe essere stato causato da un cantiere dell’Anas aperto ed ancora attivo per la realizzazione di una rotatoria sulla Statale 18, nei pressi dell'Outlet Cilento. Ma come evidenzia il presidente della struttura sperimentale, Gennaro Rizzo, «l'ingresso dell'azienda è ben lontano dalla rotatoria, quindi nno c’è nessuna interferenza con i lavori in corso. Presenteremo un esposto denuncia direttamente ai vertici dell'Anas».

Una lettera nella quale verrà sottolineato il ritardo biblico per il rilascio di un’autorizzazione per un cartello stradale la cui assenza sta creando gravi le difficoltà soprattutto per le migliaia di bambini e ragazzi delle scuole provenienti da ogni parte della Regione che si recano all'Improsta per gite d'istruzione e formazione didattica, e alle diverse delegazioni straniere accreditate dall'Università di Salerno e di Benevento che hanno stretto collaborazioni in agricoltura e si recano periodicamente presso la struttura per importanti sinergie di lavoro.

«Purtroppo questa è la fotografia del nostro paese "lento" - sottolinea sconsolato il presidente Rizzo - sprofonderemo nel Mediterraneo se continueremo ad avere i tempi biblici dell'Anas di Salerno».