IL FATTO

Sessa Cilento, querelle antenne: vietato l’accesso

Diktat del sindaco: impossibile accedere alla vetta del Monte Stella e alla chiesa

SESSA CILENTO - «Dopo un lungo e complesso lavoro siamo riusciti a venire a capo della vicenda Monte Stella. Confidiamo in una rapida soluzione per riaprire l’area in piena sicurezza per la salute dei visitatori ». È il commento del sindaco di Sessa Cilento, Gerardo Botti, in riferimento alla questione del Monte Stella. La cima, che ricade nell’area comunale di Sessa, era interdetta dal 10 novembre 2021 a seguito della disposizione della Procura di Vallo della Lucania per il superamento dei limiti di esposizione per le popolazioni a campi elettromagnetici causate dalle antenne della EI TOWERS S.p.A. – titolare delle infrastrutture.

L’ordinanza sindacale adesso ha interrotto l’accesso alla vetta dove sorge la chiesetta dedicata alla Madonna della Stella, celebrata nel mese di agosto. Il 20 aprile 2022 furono rilasciate le autorizzazioni per la demolizione delle antenne concedendo un termine di 6 mesi per il ripristino dello stato dei luoghi, termine poi disatteso. Di tutto ciò veniva messa a conoscenza la Procura di Vallo della Lucania che a luglio comunicava la persistenza di campi elettromagnetici oltre i limiti. Successivamente, dopo richiesta alla Provincia, organo competente in materia, l’Ufficio Tecnico riscontrava che le emittenti responsabili del superamento dei limiti erano prive di autorizzazioni.

Il primo marzo la comunicazione della Provincia è stata trasmessa alla Procura, all’Arpac e all’Ispettorato Territoriale della Campania del Ministero delle Imprese che hanno comunicato la disponibilità a collaborare. L’intricata e lunga questione è stata seguita con attenzione da parte dell’Ufficio Tecnico Comunale, guidato dal geometra Raffaele Coccoli. La chiusura al transito è l’ultimo capitolo di una storia iniziata il 15 aprile 2016, quando un sopralluogo dell’Arpac informava del superamento dei limiti di esposizione previsti dalla legge. Al provvedimento seguì l’ordinanza per l’interdizione all’accesso da parte del sindaco dell’epoca, Francesco Lombardo. A fine anno c’erano tutti i nulla osta per la valutazione di incidenza propedeutica alla demolizione. Poi il nulla.

«Con stupore e amarezza ci siamo resi conto che nonostante l’acquisizione di tutte le autorizzazioni per la rimozione delle antenne, per quasi 5 anni nessuno si è occupato della vicenda. Ora serve la massima sinergia tra le istituzioni per restituire il Monte Stella a cittadini, turisti e pellegrini», ha affermato Antonio Santoro, vicesindaco di Sessa Cilento.

(n.n.)