Servizio di leva obbligatorio Scafuri: «Un errore abolirlo»

L’Inno di Mameli, l’alzabandiera alle nove in punto e la commozione sul volto dei tanti partecipanti. È iniziato così, ieri mattina, il fitto programma del 61esimo raduno nazionale dei bersaglieri di...

L’Inno di Mameli, l’alzabandiera alle nove in punto e la commozione sul volto dei tanti partecipanti. È iniziato così, ieri mattina, il fitto programma del 61esimo raduno nazionale dei bersaglieri di scena in città fino a domenica prossima. Presenti alla cerimonia tutte le autorità civili e militari per rendere onore al tricolore che è stato issato e che ha iniziato fiero a sventolare sull’evento che porterà in città circa 200mila persone. C’erano, fra gli altri, il sindaco e vice ministro Vincenzo De Luca, il questore Antonio De Iesu, il prefetto Gerarda Maria Pantalone, il comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri Fabrizio Parrulli ed il comandante provinciale della Guardia di Finanza Salvatore De Benedetto, tutti giunti a rendere omaggio alla già foltissima delegazione di bersaglieri presente all’alzabandiera. «Mi auguro, anzi sono certa- ha detto il Prefetto- che sarà una settimana di grandi festeggiamenti. Voglio sottolineare che i fanti piumati sono da sempre molto ben voluti dai cittadini. Fra l’altro è un’associazione volontaristica che svolge un ruolo di grande ausilio, direi fondamentale, per noi istituzioni». «E’ stato approntato- ha aggiunto- un calendario fitto di eventi e penso che sarà una settimana di festa per l’intera cittadinanza, queste sono occasioni per avvicinarsi alle istituzioni. E poi ci sarà grande coinvolgimento anche degli operatori economici e turistici che determinerà un ottimo ritorno per il territorio di Salerno del quale io stessa sono innamorata». L’alzabandiera è anche stata l’occasione, insieme a Mimmo Scafuri presidente della sezione salernitana dei bersaglieri, di fare una riflessione sull’amore per la patria, sulla bandiera stessa e sui valori percepiti dai giovani. «Credo- ha detto Scafuri- che non sia stato un bene dell’abolizione del servizio di leva obbligatorio perché era un modo di avvicinare i ragazzi e le loro famiglie all’amore per la patria. Molti giovani oggi non sanno nemmeno perché la bandiera ha tre colori, a che cosa si richiamino. L’auspicio è che questo raduno serva anche a rinsaldare il legame dei giovani con la nostra associazione ed a ricordargli cosa voglia dire essere e sentirsi italiani, emozionarsi alla vista della bandiera, così come accade per noi ogni volta che la vediamo e la celebriamo».

Carmen Incisivo

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