Servizi di pulizia all’università Il Tar dà ragione alla Fondazione

Respinto il ricorso di tre ditte contro l’assegnazione dell’appalto alla Gioma Facility Management La presidente Miraglia: «Ero fiduciosa, continueremo a controllare l’operato della società»

FISCIANO. Con sentenza numero 868 del 2017, pubblicata ieri, il Tar Salerno ha rigettato il ricorso proposto dalle ditte Pulim 2000 Società Cooperativa, Ecoteam S.r.l. e Impre Sud S.r.l, con il quale era stato richiesto l’annullamento dell’esito di gara pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 3 agosto 2016, con cui la Fondazione dell’Università degli studi di Salerno affidò alla “Gioma Facility Management S.r.l.” il servizio di pulizia e igiene ambientale, per i Campus di Fisciano e Baronissi. La ditta siciliana resta così alla guida dei servizi di igiene e pulizia dell’ateneo, respingendo l’ultima (forse) opposizione che le era stata mossa in merito alla legittimità del ruolo acquisito a seguito dell’affermazione del bando di gara.
Un’aggiudicazione molto contestata, che la “Gioma” è riuscita a ottenere con un ribasso di circa il 41 per cento. Era il primo luglio dello scorso anno, quando presso il rettorato del Campus di Fisciano, è cominciata la dura azione di protesta degli oltre cento lavoratori della ex “Fisciano Sviluppo” (ditta che precedentemente deteneva il servizio di pulizia presso l’ateneo), i quali, attraverso un passaggio di cantiere, sono stati assorbiti dalla ditta siciliana, per assicurare loro la continuità dei livelli occupazionali. Nonostante le garanzie provenienti dai vertici aziendali, i dipendenti hanno sempre manifestato perplessità e preoccupazione riguardo la loro posizione contributiva. Infatti, secondo quanto esposto dalle parti sociali, il ribasso del 40,62 per cento con il quale la nuova ditta ha vinto il bando di gara, avrebbe previsto una somma di 1.853.903,21 euro (rispetto ai 3.200.000,00 euro di prima), con una cospicua riduzione dei salari. Dopo continui bracci di ferro tra ditta e sindacati, fu siglato un accordo con il quale si ottenne un aumento di ore lavorative, con la promessa di ulteriori miglioramenti. Poi, c’è stato il ricorso presentato dalle ditte seconde classificate, fino alla data di ieri, quando il Tar ha finalmente emesso l’attesa pronuncia.
Soddisfatta la presidente della Fondazione universitaria, Caterina Miraglia: «Ho atteso fiduciosa questa sentenza perché trovavo giusto una verifica di quanto era giuridicamente rispettoso della legge. A questo punto continua il nostro rapporto con la “Gioma Facility Management”, con l’auspicio di trovare una serenità con tutti i lavoratori. Ringrazio, inoltre, i lavoratori che hanno aiutato a rinsaldare il rapporto con la nuova ditta e mi auguro che anche gli altri lavoratori possano contribuire alla costruzione di un futuro più stabile. La Fondazione continuerà a controllare l’operato della società per garantire un buon servizio all’ateneo nel rispetto dei principi giuridici”.
Resta da verificare una eventuale impugnazione alla pronuncia del tribunale amministrativo da parte delle ditte che hanno ricevuto sentenza sfavorevole.
Mario Rinaldi
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