Serre e irrigazione, scontro sul Consorzio

Antonio Conte (Pd): «Il territorio non si tutela osteggiando gli imprenditori, la Bonifica è un carrozzone da chiudere»

«La tutela del territorio non passa con la battaglia agli imprenditori sulla costruzione delle serre», spiega il capogruppo in consiglio del Partito democratico, Antonio Conte. Il consigliere interviene sul tema delle serre, dopo l’interrogazione del senatore di Forza Italia, Franco Cardiello, con la quale si lancia l’allarme su possibili speculazioni affaristiche nel comparto della quarta gamma. Per il consigliere del Pd, non è bloccando l’iniziativa degli imprenditori che si tutela il territorio e la legalità e attacca oltre a Cardiello anche il presidente del Consorzio di bonifica, Vito Busillo: «Per evitare esondazioni va rivisto tutto il sistema idraulico e non semplicemente dare o meno le concessioni per le serre – spiega Conte – il Consorzio di bonifica destra Sele è ormai un ente obsoleto, un carrozzone politico inutile, visto che la pianificazione idraulica andava fatta già negli anni scorsi. Questo lo dico a Cardiello, Cirielli e Caldoro che avrebbero dovuto lavorare al rinnovo della gestione delle acque».

Per il capogruppo del Pd è necessario smantellare il Consorzio e riportare la titolarità ai Comuni: «È necessario un tavolo di concertazione tra tutti i sindaci della Valle del Sele dal quale venga fuori una pianificazione di adeguamento del piano idraulico e quindi l’accesso ai finanziamenti europei che porterebbero sul territorio milioni di euro con una spinta decennale all’economia dell’intera Piana».

Dalle idrovore al ridisegno del sistema irriguo e di scolo. Il piano idraulico e il rilascio delle concessioni per nuovi impianti è tornato sotto i riflettori dopo l’esposto in procura contro una richiesta per la copertura di 13 ettari, dei 48 in fitto, di terreno in contrada Petricciola nell’istituto Orientale a Santa Cecilia. Per il capogruppo del Pd bloccare le concessione significa bloccare il settore agricolo della quarta gamma: «Le concessioni vanno date con prescrizioni precise e previste dalla norme per i nuovi impianti – sostiene Conte – ma vanno previsti gli adeguamenti anche per le serre già installate. È necessario che siano i Comuni a stabilire le percentuali di copertura a serre e non il Consorzio».

L’agricoltura entra a pieno titolo nella programmazione urbanistica del territorio. Nessuna serrificazione selvaggia ma controllo e gestione, il capogruppo del Pd lancia la proposta: «Sarebbe opportuno che in fase di redazione del Puc, il Comune di Eboli prevedesse un abbassamento delle percentuali di serrificazione e lo facesse in perequazione con gli altri comuni – spiega – inoltre vanno convocati gli stati generali della Valle del Sele: imprenditori e associazioni di categoria per programmare i prossimi 20 anni e così tutelare le piccola media e grande impresa agricola».

La demonizzazione degli imprenditori bergamaschi precursori nel campo della quarta gamma nella Piana del Sele, sarebbe quindi controproducente. Il ruolo della gestione del territorio passa attraverso la politica, «che deve proporre, sviluppare idee anziché attardarsi su inutili e sterili denunce senza avere la minima conoscenza di quello che accade sul territorio – conclude Antonio Conte – come ad esempio l’Apoff, che non può diventare un’area per la costruzione di un istituto di fine pena ma la vetrina permanente dei prodotti di eccellenza della valle del Sele».

Angelica Tafuri

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