Seripando, venerdì nero Altri tre tentativi di furto 

I ladri messi in fuga dagli allarmi scattati dopo che avevano forzato le finestre Hanno atteso che i carabinieri andassero via per entrare di nuovo in azione

Salvati dal suono degli allarmi ma i residenti non ne possono più. La paura è tanta che nessuno vuole fare dichiarazioni ufficiali per paura di ritorsioni. A centinaia, intanto, hanno sottoscritto la petizione per chiedere più sicurezza a via Seripando, bersagliata dai ladri da dicembre ad oggi, tanto che ci sono famiglie al terzo episodio subito in poche settimane. Nelle ultime ore almeno altri tre furti. Preso di mira ancora una volta uno dei fabbricati al civico 22 e 24 ma anche al di sopra. «È un vero e proprio assalto – afferma un residente terrorizzato che non vuole far riportare il suo nome per paura di ritorsioni . Venerdì sera, tra le 19 e le 21, ben tre tentati furto. Ed uno è stato commesso attendendo che i carabinieri andassero via dopo il sopralluogo in un appartamento dal quale era giunta una segnalazione. Questa è gente senza paura».
Incredibile quanto accaduto in poche ore venerdì sera a due residenti. Il primo episodio a carico di una donna che abita al primo piano del civico 24, e che ha già subito un furto e un tentativo di furto nella sua abitazione. Verso le 19.30, un’anziana che era in casa sente suonare l’allarme che le manda messaggi anche sul suo telefonino: stavano cercando di penetrare nell’abitazione sollevando un infisso su un balcone. La donna è uscita per chiedere aiuto mentre stavano rientrando due vicini di casa, anche loro derubati in passato, che sono corsi a vedere alle spalle del fabbricato, nell’area verde, ma non hanno trovato nessuno. Avvertiti i carabinieri, sul posto è giunta una pattuglia che ha trovato in un giardino la spranga di ferro con la quale avevano cercato di alzare le imposte ed entrare in casa ma avevano fatto scattare l’allarme. Il suono della sirena aveva messo in fuga i ladri che in pochi istanti erano riusciti a dileguarsi, scappando per l’area boschiva confinante. Mentre stavano effettuando il sopralluogo, i militari sono stati avverti di un altro tentato furto e sono andati via. Poco dopo, nella parte più alta di via Seripando un analogo episodio. Mentre un residente al secondo piano di uno dei fabbricati era a telefono e stava parlando proprio dell’emergenza sicurezza è scattato l’impianto antifurto. Il proprietario è corso verso il punto dove era segnalata l’intrusione scoprendo che i malviventi erano arrivati ad una finestra che dà sul parco del Seminario. E c’è chi sospetta che i ladri fossero gli stessi che avevano agito poco prima, rimasti appostati nella boscaglia e tornati in azione dopo aver visto i carabinieri allontanarsi. «È una guerra – commenta uno dei derubati – Non è sicuro nemmeno chi ha subito più colpi. È chiaro che operano diverse bande». E c’è chi chiede anche l’intervento dell’esercito: «È chiaro che la pattuglia che si aggira in zona di tanto in tanto non serve – dichiara un altro residente, anche lui preoccupato che non si rendesse noto il suo nome – È necessario l’intervento dell’esercito che possa pattugliare la montagna e questo soprattutto con l’approssimarsi dell’estate quando dovremo avere le imposte aperte. C’è il rischio concreto di trovarci i ladri in casa all’improvviso, senza nemmeno che gli allarmi entrino in funzione».
Salvatore De Napoli
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