Sequestro ed estorsione: due arresti

Una coppia di Rovella chiuse in casa propria un consulente del lavoro costringendolo a pagare una forte somma

MONTECORVINO ROVELLA. Sequestrarono un consulente del lavoro e gli estorsero diecimila euro con la minaccia di rovinargli la reputazione. Una coppia di Rovella è stata arrestata dagli agenti della squadra mobile di Salerno, diretta dal dottor Claudio De Salvo, su ordinanza di misura cautelare del gip Vincenzo Di Florio. In manette sono finiti Nicola Coppola, 43 anni, e la sua compagna, Pina Jane Pastore, 45. Il primo è stato trasferito in carcere, la seconda è agli arresti domiciliari.

La vicenda si svolge a Montecorvino, dove la vittima viene contattata per una non meglio specificata questione di lavoro. Tutto comincia il 7 maggio scorso quando il professionista riceve una telefonata sulla sua utenza mobile da un numero che non conosce. La telefonata – accerteranno le indagini – è partita dal telefono di Nicola Coppola che chiede con insistenza un incontro di lavoro. La vittima, dopo l’iniziale titubanza su chi gli avesse dato il suo recapito telefonico, accetta di incontrare Coppola, avendo avuto una mezza rassicurazione di essere un amico di un suo non meglio precisato cliente. L’incontro avviene in un bar della frazione San Martino e, almeno all’inizio, sembra cordiale. Dopo aver consumato il caffè, Coppola inviata il consulente del lavoro a seguirlo in un suo locale. La vittima lo segue a bordo della propria auto. Coppola lo fa parcheggiare nell’area mercatale, non lontano dall’ingresso del liceo scientifico. Insieme, poi, raggiungono l’abitazione del quarantatreenne in via Campania, dove, dopo alcuni minuti, li raggiunge Pina Jane Pastore.

La donna, appena mette piede in casa, chiude a chiave la porta e comincia a inveire contro Coppola, rimproverandolo per la presenza di estranei. Il consulente del lavoro, credendo di essere davanti a una lite coniugale, prova ad andare via, ma la Pastore non vuole saperne di aprire la porta. In quel momento scatta la richiesta estorsiva, Coppola riferisce di avere degli assegni da un notaio che dovevano essere ritirati in giornata. Il consulente si rammarica, ma riferisce di non avere tanta disponibilità. Allora il quarantatreenne si altera e gli urla: «Cosa sei venuto a fare a casa mia se non puoi fare nulla per me?».

Il consulente si sente in pericolo e, con la scusa di prendere una boccata d’aria, esce sul balcone a piano rialzato e cerca di scappare. Il tentativo fallisce per l’intervento della coppia. La Pastore, anzi, rincara la dose, minacciando di denunciarlo per violenze. A quel punto la vittima cede e preleva la somma richiesta.

Dopo questo episodio, Coppola torna alla carica e richiama il consulente proponendogli il solito caffè. Ma la vittima stavolta non ci sta e denuncia tutto. Le indagini confermano l’esposto e il gip, su richiesta della procura di Salerno, diretta dal dottor Franco Roberto, dispone la misura cautelare in carcere per l’uomo e i domiciliari per la donna. Nei prossimi giorni si terrà l’interrogatorio di garanzia.(m.l.)

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