L'OPERAZIONE

Sequestro di beni per 3,5 milioni. Coinvolta anche la provincia di Salerno

Peculato e abuso d'ufficio: blitz della Guardia di Finanza di Caserta

SALERNO. Beni per un valore di 3,5 milioni di euro sono stati sottoposti a sequestro preventivo dalla Guardia di finanza di Caserta, che ha eseguito un decreto emesso dal gip di Benevento nei confronti di sette persone, tra cui dirigenti e funzionari pubblici, indagati a vario titolo per peculato, falso ed abuso d'ufficio. L'operazione si è svolta nelle province di Napoli, Caserta, Benevento, Salerno e Frosinone. I dettagli saranno resi noti in mattinata, in una conferenza stampa convocata dalla procura di Benevento. Il denaro incassato da una società di riscossione per conto di alcuni Comuni non veniva versato agli enti locali ma finiva in tasche private. È l'accusa che ha portato al sequestro preventivo di beni per 3,4 milioni e ad un avviso di conclusione indagini nei confronti di 11 persone. Al centro dell'inchiesta della procura di Benevento c'è Vincenzo Piccoli, amministratore della Gosaf spa, società di riscossione con sede legale a Montesarchio (Benevento), che si sarebbe appropriato di oltre 5 milioni di euro investiti in beni mobili ed immobili nelle province di Napoli, Caserta, Benevento, Salerno e Frosinone, e che la Guardia di Finanza, su disposizione della Procura di Benevento, ha provveduto a sequestrare. I particolari dell'inchiesta sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa procuratore di Benevento Giovanni Conzo, insieme ai comandanti provinciali della Guardia di Finanza delle province di Benevento e Caserta. Tutte le persone indagate sono indiziate, a vario titolo, in concorso tra loro dei reati di peculato, falso ideologico ed abuso d'ufficio. «Si tratta - ha detto Conzo - di dirigenti e funzionari pubblici che si sono resi complici dei reati omettendo i controlli dovuti sottraendo alle casse pubbliche denaro destinato ai servizi per i cittadini». I comuni interessati dall'inchiesta sono Arienzo, Francolise, Pietravairano e San Marcellino per la provincia di Caserta, Paolisi per la provincia di Benevento, Portici per la provincia di Napoli, Anagni per la provincia di Frosinone dove la Gosaf svolgeva servizi di riscossione.