rimborsopoli

Sequestro conti: si decide il 16

Il tribunale contabile dovrà decidere sul provvedimento cautelativo

Conto alla rovescia per l’inchiesta “rimborsopoli”. Martedì 16 ottobre si saprà infatti se il giudice della Corte dei Conti confermerà il sequestro esecutivo dei conti correnti di Lucio Panza e Antonio Barbuti, rispettivamente presidente del consiglio della vecchia e della nuova amministrazione comunale cavese, e dei due ex dirigenti comunali, Nobile Montefusco e Claudio De Giacomo, tutti accusati di omesso controllo della gestione dei rimborsi dei fondi utilizzati dai consiglieri comunali e del conseguente, presunto danno erariale.

I quattro destinatari dei provvedimenti di sequestro preventivo, fino a tale data potranno presentare le memorie difensive. Se il giudice non riterrà valide le argomentazioni addotte, procederà alla convalida del sequestro.

Dopo la notifica di conclusione indagini nei confronti di quarantadue politici, solo due giorni fa i carabinieri guidati dal tenente Vincenzo Tatarella, hanno notificato a Barbuti e Panza e ai due ex dirigenti comimali Montefusco e Di Giacomo, il provvedimento chiesto dalla Procura della Corte dei Conti di Napoli. Le somme “congelate” cautelativamente, oscillerebbero tra i 40 e i 60mila euro.

La mancata vigilanza sulle spese di rappresentanza dei gruppi consiliari, potrebbe costare cara soprattutto agli ex dirigenti, chiamati, una volta assegnate le quote, a chiedere una rendicontazione. Cosa che, stando ai fatti, non sarebbe stata fatta. Anche i 42 consiglieri comunali accusati di presunta truffa e peculato, dovranno chiarire la propria posizione rispetto alle spese messe a rimborso, che vanno dall’acquisto di quotidiani a quelli di cellulari e computer, francobolli, marche da bollo, viaggi, buoni benzina, biglietti di bus e parcheggi.(a. f.)

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