Sequestrato un carro con la salma 

Era senza assicurazione, revisione e permessi. La bara affidata ad altra agenzia

Chi sogna la pace eterna, sappia che anche dopo il grande passo può accadere di non stare tranquilli. L’insegnamento arriva da Eboli, dove ieri mattina i vigili urbani guidati dal comandante Mario Dura hanno sequestrato un carro funebre di un’agenzia di Serre con a bordo ancora la salma, subito trasferita su un altro carro per poter completare il trasporto al cimitero di Trentinara. Il provvedimento si è reso necessario perché la vettura risultava priva dell’assicurazione per la responsabilità civile, e senza la revisione né l’autorizzazione sanitaria per il trasporto delle salme.
Il singolare episodio si è verificato in piazza Mustacchio, dove gli agenti della Polizia municipale hanno fermato il carro dell’agenzia funebre di Serre, che aveva appena prelevato all’ospedale ebolitano la salma di un’anziana da trasportare a Trentinara. Al controllo con il Targa System, l’auto è risultata priva di assicurazione rca, revisione e autorizzazione sanitaria. Sul posto è stato fatto giungere il carro funebre di un’altra agenzia, stavolta ebolitana, per il trasporto della salma a Trentinara.
I trasgressori hanno ricevuto una multa di 849 euro per la mancata assicurazione, di 1039 euro per l’assenza di autorizzazione sanitaria e di 169 euro per la mancata revisione del veicolo. Il trasbordo della salma dal carro funebre sequestrato a un mezzo idoneo, è stato fatto al comando della Polizia municipale; il veicolo è stato sottoposto a sequestro, caricato su un carrattrezzi e condotto in un parcheggio autorizzato: sarà dissequestrato solo quando saranno pagate le sanzioni e arriveranno le documentazioni per il rilascio.
Non è stata però l’unica operazione di ieri degli agenti del comandante Dura, che hanno anche allontanato e sanzionato tre mendicanti - due stranieri e un italiano - che agivano tra il viale e il mercato, sanzionandoli con 50 euro, come da ordinanza firmata dal sindaco Massimo Cariello, sanzione che arriverà a 150 euro in caso di recidività, e segnalandoli al prefetto per un eventuale daspo urbano.(a. e.)
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