Sepe: «Papa Francesco verrà presto a Napoli»

L’annuncio e l’anatema del cardinale all’affidamento della città all’Immacolata «I criminali dell’ambiente hanno messo un’ipoteca sul futuro dei nostri figli»

NAPOLI. Lo aveva già invitato quando era Cardinale, ora ha rinnovato l’invito. Il cardinale Crescenzio Sepe parlando con i giornalisti a margine della cerimonia di affidamento della città all’Immacolata ha confermato di aver invitato papa Francesco a Napoli. Sepe ha poi detto che papa Francesco ha tanti impegni «però - ha aggiunto - appena possibile verrà a Napoli».

Poi ha battuto sui temi della legalità. Chi ha inquinato l’ambiente ha messo «una ipoteca criminale sul futuro di intere generazioni». «L’avvelenamento di un’ampia zona della nostra terra - ha proseguito Sepe - sfruttata da chi non ha avuto scrupoli a scambiare in moneta il sangue della sofferenza, anche dei più piccoli e degli indifesi e perfino di chi non era ancora nato, è un’ipoteca criminale».

Poi una profonda esortazione: «Per Napoli è arrivato il tempo di non sprecare persino una risorsa vitale come la speranza». «Il che accade quando tanta parte di una città finisce nella rassegnazione», ha proseguito Sepe dopo aver ricordato alcuni mali che affliggono Napoli, come la mancanza di lavoro.

Ma la Chiesa, ha detto ancora Sepe, «ai piedi dell’Immacolata vuole rinnovare la sua compromissione con le sorti e il futuro di Napoli». La Chiesa di Napoli «non si rifugia nel silenzio» ma - ha aggiunto Sepe - è sempre pronta «a contaminarsi e a riprendere la strada della collaborazione con persone e istituzioni di buona volontà per continuare ad essere dispensatrice di speranza, lavorando per il bene comune».

Ma la città di Napoli, si è chiesto l’arcivescovo, «è ancora in grado di dare ragione della propria speranza?» Per il cardinale Sepe, «è innegabile che oggi si fa fatica a guardare in faccia alla speranza senza arrossire un po’ e abbassare gli occhi le tutte le volte che è stata usata come alibi, e perciò sbeffeggiata e contrabbandata come merce artefatta».

La Chiesa di Napoli prega per i nuovi poveri quelli che «come dice l’Eurostat» non riescono più a fronteggiare alle esigenze delle loro famiglie.

Nel corso della preghiera dei fedeli un’intenzione è stata riservata a Nelson Mandela, ricordando il suo impegno.

«Ha ragione il cardinale: dobbiamo essere tutti insieme per la riscossa della nostra città». Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, parlando con i giornalisti del discorso tenuto dal cardinale Crescenzio Sepe nel corso della cerimonia dell’atto di affidamento della città alla Immacolata. «Dobbiamo essere uniti - ha proseguito - soprattutto per essere accanto alle persone bisognose, ai deboli, agli ultimi. L’impegno deve essere quello di fare sempre di più».

©RIPRODUZIONE RISERVATA