«Senza il rimborso niente più autobus verso la Basilicata» 

Lettera della “Tardugno” ai sindaci: «Stop dal 5 aprile» Disagi in vista per studenti e pazienti del centro di Rionero

SALA CONSILINA. Tra meno un mese, ossia dal 5 aprile prossimo, raggiungere la Basilicata e in particolar modo la città di Potenza in autobus, potrebbe diventare particolarmente arduo per gli abitanti dei comuni del Vallo di Diano e del Golfo di Policastro. Nei giorni scorsi, infatti, le autolinee Eredi Tardugno di Padula hanno inviato una lettera ai sindaci dei comuni del comprensorio per annunciare la sospensione dei collegamenti giornalieri tra il Diano, il Golfo e Potenza.
Nella lettera viene spiegato che il motivo che ha portato alla decisione di sospendere le corse effettuate dal lunedì al venerdì è dovuto alla mancata concessione di un corrispettivo chilometrico da parte della Regione Campania per poter sostenere il costo del servizio che l’azienda svolge dal 2004.
La sospensione del servizio creerebbe non pochi disagi ai tanti pendolari che raggiungono quotidianamente Potenza, tra questi ci sono moltissimi studenti universitari o iscritti al conservatorio e persone che sono in cura all’ospedale “San Carlo”. Ma ad avere difficoltà saranno anche le persone che dal Vallo di Diano si recano al centro oncologico dell’ospedale di Rionero in Vulture, visto che l’autobus in partenza dal comprensorio valdianese raggiunge il terminal bus di Potenza in coincidenza con la partenza di un altro autobus diretto a Rionero.
In una lettera di poche righe la proprietà delle autolinee spiega ai sindaci «di non poter esercitare i collegamenti senza la corresponsione di un, sia pur minimo, corrispettivo chilometrico al fine di mantenere l’attuale livello dei servizi offerti che la società Tardugno svolge dal lontano 2004 con oneri a totale carico dell’azienda». Se entro i prossimi venti giorni non si troverà una soluzione per scongiurare la sospensione del servizio ci saranno ripercussioni negative non solo per chi ha necessità di raggiungere Potenza ma anche per i dipendenti della società di autolinee perché «tale sospensione – si legge sempre nella lettera – determinerà il totale azzeramento dei servizi dai bacini di utenza interessati, che rimarranno sprovvisti di collegamenti con conseguente inevitabile riduzione dell’organico».
Sulla vicenda il consigliere provinciale delegato alla viabilità, Paolo Imparato, ha fatto sapere di aver preso contatti con la Regione per evitare che si arrivi alla sospensione del servizio e che anzi si possa pensare a un potenziamento dello stesso.
Erminio Cioffi
©RIPRODUZIONE RISERVATA.