«Senza i parcheggi di piazza Cavour viviamo nel caos»

La denuncia di commercianti e residenti del centro storico Confesercenti: «Zona orientale deserta, siamo tagliati fuori»

L’overdose di visitatori che puntuale ogni anno si riversa in città per Luci d’Artista incentiva o penalizza il commercio? Sulla risposta gli esercenti salernitani sono ancora una volta in disaccordo. Ma su un aspetto, polemiche a parte, sembrano pensarla tutti allo stesso modo, dal centro storico alla zona orientale: l’urgenza di provvedere a dotare la città di un congruo numero di parcheggi per consentire non solo ai turisti, ma anche agli stessi salernitani ed ai clienti provenienti dalla provincia, di avere la possibilità di raggiungere Salerno nei periodi più “caldi” di questa e di altre iniziative messe in campo dall’amministrazione comunale. Il primo venerdì caratterizzato dalle installazioni artistiche è stato contrassegnato «da file e ingorghi fino a Mercatello», ha denunciato Antonio Ventre dell’associazione “I Mercanti del centro storico”, «ecco perchè torniamo a battere su quella che per noi è una priorità: i parcheggi interrati in piazza Cavour. Abbiamo perso 430 posti auto in via Alvarez con la promessa di poterli recuperare in piazza della Libertà. L’epilogo che ha avuto il progetto, almeno fino a questo momento, è ben noto a tutti. Confidavamo dunque in piazza Cavour, perchè i 236 parcheggi pubblici ed i 90 box privati sono vitali quanto l’ossigeno. E invece abbiamo dovuto registrare, dopo un estenuante tira e molla, lo stop della Soprintendenza salernitana». Ventre è furioso: «Voglio ricordare che l’ente in questione è lo stesso che negli anni Novanta ha imposto a noi commercianti la rimozione delle vetrine esterne e la ristrutturazione dei locali per la riqualificazione della zona. Lo stesso ente che per ogni minimo intervento, sia in una attività commerciale che in una abitazione privata, pone milioni di ostacoli. Ma che non proferisce verbo sul fatto che la facciata di Palazzo Sant’Agostino sia stata trasformata in un’oscenità da oltre venti condizionatori installati in bella vista. Può una rampa di accesso in cristallo costituire una pregiudiziale per un intervento che eviterebbe a noi esercenti di chiudere i battenti?». A questo punto, «la Soprintendenza indichi in quale zona della città è possibile recuperare uno spazio idoneo a realizzare almeno 300 stalli - ha incalzato Ermanno Minoliti, presidente del comitato di quartiere centro storico - Abbiamo fatto conoscere il progetto a tutti coloro che vivono il quartiere e non c’è stato nessuno che non abbia detto di essere d’accordo. Invitiamo Miccio a rivedere le sue posizioni». Per arginare il caos, la Confesercenti aveva proposto di recuperare circa 120 posti nello spazio limitrofo all’ex cinema Diana, ma il progetto è restato lettera morta. Come le lamentele espresse da Angelo Marinari che, anche recentemente, ha denunciato «l’ennesima totale esclusione della zona orientale da una iniziativa di cui indiscutibilmente beneficeranno solo i negozianti del centro. Venerdì da Torrione a Mercatello era un mortorio, non c’era nessun buon motivo per restare aperti, visto che le masse si sono concentrate al centro, dove sono state installate il 95 per cento delle opere artistiche. Da noi, a parte le luci sui lampioni e la vista e rivista slitta con le renne che ancora deve essere montata, non c’è nulla. Nonostante nella nostra zona siano concentrate il triplo delle attività. Non siamo nemici di Salerno - ha precisato - La nostra associazione è stata la prima e l’unica a portare Luci d’Artista in Camera di Commercio affinchè ottenesse i finanziamenti. E’ un progetto in cui abbiamo sempre creduto, ma pretendiamo di poterne beneficiare anche noi. Avevamo chiesto di creare un Giardino incantato due alla Carnale, non siamo stati ascoltati». Marinari ne ha anche per la Cidec: «Si fregiano di essere gli unici a promuovere iniziative, ma se parliamo di sagre o karaoke non stiamo parlando di commercio».(b.c.)

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