Senza i contributi per pagare i fitti

Pagani: la Regione ha bloccato l’erogazione da due anni Intanto centinaia di persone aspettano di avere i soldi

PAGANI. «Non sappiamo ancora quando si sbloccherà la situazione. Siamo ancora in attesa di qualche segnala dagli uffici regionali». Questa la risposta che viene dagli uffici di Palazzo San Carlo.

La questione era stata sollevata la settimana scorsa dalla trentaseienne disoccupata Sofia Esposito, madre di tre figli minorenni, che a causa della mancata erogazione del contributo fitti relativo all’anno 2011, cosa che le spetta di diritto essendo rientrata al tredicesimo posto nella fascia A della graduatoria, il prossimo 18 luglio si vedrà sfrattata dal suo appartamento in via Cesare Sportelli per morosità.

Una situazione, quella dell’attesa dei fondi, comune alle altre 260 persone rientrate in graduatoria per il 2011 alle quali si aggiungo le aventi diritto del 2010, per un totale di circa 500 aventi diritto in attesa del contributo fitti che si trovano a vivere una situazione emergenziale delicatissima. Stando a quanto dichiarato dalla giovane madre e dai dipendenti di Palazzo San Carlo, gli ultimi fondi stanziati dalla Regione per gli aventi diritto sono relativi al 2009, mentre per gli anni 2010 e 2011 i fondi restano bloccati a causa di una contesa tra l’ente regionale e il comune di Pagani.

La Regione negli ultimi mesi avrebbe bloccato l’erogazione dei contributi fitti destinati a palazzo San Carlo per l’anno 2010 e 2011 a causa del debito maturato dall’Ente comunale nei confronti del Consorzio Eni Acqua per l’erogazione della fornitura idrica. Un debito che dovrebbe superare i 300mila euro. Per recuperare la somma di denaro la Regione, quindi, avrebbe deciso di trattenere le risorse destinate ai contributi fitti. Mossa, quest’ultima, contestata dagli uffici comunali ai vertici napoletani di Palazzo S. Lucia, definendo l’azione come una procedura amministrativamente non possibile di compensazione tra due enti che riguardano pagamenti di debiti e crediti.

Nel gennaio da Napoli era arrivata la comunicazione diretta alla triade commissariale che con una nota scritta si era opposta alla decisione della Regione. Mossa che non avrebbe sortito l’effetto sperato. La precaria situazione economica del Comune avrebbe indotto in questi mesi i commissari a fare fronte ad altre spese non pagando l’Eni. Insomma, al momento le risorse restano bloccate e i tanti cittadini in attesa dell’erogazione dei contributi relativi al 2010 e al 2011 sono sul piede di guerra. Alcuni dei beneficiari, infatti, si sarebbero rivolti all’avvocato Michele Avino per dar vita ad una class action.

Aldo Padovano

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