«Senza fondi, chiuderemo delle strade»

Il presidente della Provincia lancia l’ultimatum alla Regione. Assegnate le deleghe ai consiglieri

Il presidente della provincia Giuseppe Canfora pronto a conferire le deleghe ai consiglieri. Nell’ultima riunione di maggioranza pare siano stati assegnati gli incarichi, anche se bisognerà attendere la prossima settimana per averene l’ufficialità. da quanto trapelato, pare che all’interno dell’Udc ci siano ancora qualche mal di pancia anche se, al consigliere Alberto Milo è andata la delega ai lavori pubblici (a Sabatino Tenore era già andata la vice presidenza). La viabilità è il tema più caldo. Il comparto infatti pare sia stato diviso in due parti. Per le strade a sud della provincia l’incarico è stato affidato alle cure del sindaco di Padula, Paolo Imparato; per quelle a nord al sindaco di Bracigliano, Antonio Rescigno. Al sindaco di Centola-Palunuro Carmelo Stanziola invece vanno le deleghe al turismo, ai trasposti e ai rapporti con l’università. L’edilizia scolastica e il settore caccia e pesca invece toccherà al primo cittadino di San Gregorio Magno, Gerardo Malpede. Al collega di Bellizzi, Mimmo Volpe tocca l’ambiente, l’urbanistica e le partecipate. Lavoro, personale e politiche sociali al consigliere Nino Savastano mentre al capogruppo del Partito democratico a Palazzo Sant’Agostino, Giovanni Coscia, la delega allo sport.

Deleghe a parte, il presidente Canfora è costretto ad amministrare - come più volte ha sottolineato - un Ente che pur mantenendo intatte le sue funzioni sul territorio è stato completamente svuotato delle risorse necessarie per farlo. E lo ha ribadito anche ieri affrontando la vicenda dei lavoratori dell’Arechi Multiservice (20 operai a tempo determinato a cui non è stato ancora rinnovato il contratto, ndr). Il presidente è stato chiaro «il problema riguarda solo la società e il suo amministratore delegato». La Provincia «non può stabilizzare lavoratori per una profonda crisi economica», ed il presidente non ha intenzione di svolgere il ruolo di «commissario liquidatore». E confermando il “buco” nelle casse provinciali, la missione “salvezza” è quasi impossibile: «Se dalla Regione non ci si affretta a garantire alle Province i trasferimenti, bisognerà fare un censimento delle strade e chiudere quelle che per le quali non è possibile fare manutenzione». Infine Canfora ha replicato anche a chi, in questi giorni, lo ha tacciato di essere stampella del sindaco di Salerno: «De Luca non è un criminale o un faccendiere» ha risposto a Radio Alfa. Accuse che Canfora deleghe, provincia, ha bollato come puro folklore, dicendosi addirittura «orgoglioso» delle ironie che si fanno.

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