«Senza compattezza meglio saltare un giro»

Giordano (M5s): «Speriamo ancora di fare la lista ma...»

Il Movimento 5 Stelle è ferito ma non è ancora morto. Dopo l’ennesimo psicodramma vissuto durante la riunione di venerdì sera al centro sociale di Pastena ed i commenti infuocati del giorno dopo, la tensione all’interno dei pentastellati pur restando critica sembra stia pian piano sbollendo. Nonostante la mozione di sfiducia presentata da alcuni candidati (chi dice sei, chi dice diciassette, chi smentisce di averla firmata) nei confronti del candidato sindaco Oreste Agosto e l’ennesima fuoriuscita di candidati (dopo Santoro, D’Anna, Borrasi, Sabato, Franco e Tozzi è stato il turno di Nicola Vernieri), c’è ancora una parte della base grillina che chiede di non mollare, di andare avanti nel percorso di formazione della lista da presentare alle amministrative diprimavera.

«Dai – ha scritto ieri Mariano Casciano sul gruppo Facebook del Movimento 5 Stelle (che ieri non ha pubblicato la consueta rassegna stampa) – la politica è sempre un poco schifosa. Ricucite e andate avanti. È un segno di maturità necessaria. Rischiate che vi facciano a pezzi per una normale bega che può essere superata». «Non datela vinta a chi ha provato e prova a spaccare», ha sostenuto Enza De Vita. E tra quelli non disposti a mollare, dopo aver lavorato per otto mesi, ci sono i parlamentari Silvia Giordano ed Angelo Tofalo. La prima, dopo il lungo sfogo “programmato” dell’ultima assemblea settimanale, dove si era lasciata andare anche ad affermazioni pesanti nei confronti dei suoi colleghi, oggi ragiona a mente fredda sostenendo che «l’unica cosa da fare è compattarci sull’obiettivo finale che è quello di scardinare il sistema deluchiano. Sono sempre dell’idea – ha sostenuto – che adesso bisogna ricompattarsi per creare un gruppo che vada al di là delle elezioni. Per me è fondamentale che si faccia una lista, dopo tutto il lavoro di questi mesi, ma per farlo c’è bisogno di un gruppo compatto, altrimenti si può stare fermi un giro». La deputata grillina è poi ritornata anche sulla mozione di sfiducia nei confronti dell’avvocato Agosto. «A me non è mai interessato chi fa il candidato sindaco o il consigliere perché per me l’unico leader è il programma. Ora – ha proseguito – bisogna capire se le persone che hanno avuto fiducia dai cittadini, e mi riferisco ai candidabili, hanno voglia di raggiungere l’obiettivo o se non se la sentono. Io credo che ci sia ancora la speranza e la volontà di fare la lista».

Sempre da lei arriva poi anche una replica all’analisi del politologo Aurelio Musi che, in un’intervista al nostro quotidiano, aveva parlato di un M5S che ormai si avvia verso un’imploasione. «A tutti quelli che dicono che siamo naufragati – ha detto la Giordano – vorrei dire che loro sono abituati a fare considerazioni guardando i meccanismi prestabiliti dei partiti. Ma noi siamo un’altra cosa e lo dimostriamo anche in situazioni difficili come quelle vissute venerdì sera».

E un invito a non mollare è arrivato anche dal deputato Angelo Tofalo, che ieri sulla sua pagina Facebook ha pubblicato una foto di repertorio, datata 11 febbraio 2013, che lo ritrae proprio insieme alla collega Silvia Giordano. «Se oggi mi guardo indietro e ripenso agli ultimi sei anni – ha scritto – Silvia è sicuramente una di quelle pochissime persone che sono state fondamentali in questo percorso ricco di forti esperienze che ci mette costantemente alla prova ogni giorno, anche ora».

Un post “nostalgico-malinconico”, come egli stesso lo ha definito, «ma – ha sottolineato – ci tengo davvero a ringraziare quelle persone che in questi anni, ed ancora oggi, stanno lì magari in silenzio, persone alle quali ho dedicato e dedico poco tempo, ma che ci sono e io lo sento. Andiamo avanti ancora più uniti per riprogettare una Salerno e un’Italia a 5 Stelle. Io ci credo oggi più che mai».

Un post abbastanza enigmatico, una sorta di difesa d’ufficio nei confronti della collega d’Aula dopo il duro intervento di tre giorni fa. Ma il diretto interessato smentisce. «Quel post – ha detto – era programmato da dieci giorni. È un caso che sia uscito oggi, ma non c’è alcun riferimento a quanto successo in assemblea. La lista? Credo che riusciremo a farla».

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