Sentenza del Tar Gori potrà tagliare l’acqua agli evasori

Secondo i magistrati la società già agevola i meno abbienti La decisione avrà ripercussioni su vari centri dell’Agro

La Gori potrà staccare i contatori ai cittadini. Arriva la sentenza del Tar Campania che boccia le ordinanze anti-distacco. Negli ultimi mesi, i sindaci di alcuni comuni tra Agro nocerino e Valle dell’Irno erano ricorsi al Tar per contrastare la perdurata azione dell’ente gestore inerente il distacco dei contatori idrici nei confronti di chi non avesse pagato la bolletta.

Ma adesso una sentenza dà ragione all’azienda privata, confermandone la correttezza dell’operato nella tutela del credito. Secondo la tesi sposata a favore di Gori, la rimozione dei contatori degli utenti che presentano un’elevata morosità è una misura estrema, che arriva solo dopo che le attività di sollecito sono risultate inutili. A sostenerne la validità il fatto che le utenze, in grave disagio economico, avrebbero in ogni caso a disposizione forme di tutela previste dall’Ente d’Ambito Sarnese Vesuviano, rafforzate dalla rateizzazione, che gli utenti possono attivare già al primo sollecito e, quindi, senza dover arrivare al provvedimento estremo. Così, la Gori, a sua volta, aveva presentato ricorso al Tar Campania-Napoli e al Tar Campania-Salerno, contro le ordinanze sindacali con cui era stato vietato il distacco della fornitura idrica per morosità da parte dei sindaci dei comuni di Pagani, Sarno, San Marzano sul Sarno, Castel San Giorgio, Fisciano, Nocera Superiore e Siano nella provincia di Salerno. Secondo la sentenza del Tar di Napoli, è stato riconosciuto che l’ente privato, gestore del Sistema Idrico Integrato, opera nel pieno rispetto della legge, della Carta del Servizio Idrico Integrato e del Regolamento di Utenza.

Dagli apparati Gori viene specificato che «solo come estrema misura, arriva a sospendere la fornitura agli utenti morosi, dopo aver inviato a questi ultimi specifici avvisi in fattura e una lettera raccomandata di diffida e messa in mora con largo anticipo rispetto ai tempi in cui sarà effettuato il distacco». Inoltre, l’amministratore delegato dell’azienda, Claudio Cosentino si è detto fiducioso della collaborazione dei comuni «affinché siano utilizzate tutte le risorse finanziarie a disposizione con il Bonus Idrico. Per l’anno 2015 sono stati messi a disposizione circa 4 milioni e 700 mila euro ma le richieste pervenute hanno interessato meno della metà dell’importo disponibile». In altre parole, la battaglia di cittadini e amministratori sui diritti dell’acqua pubblica continua a suon di sentenze.

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