Sentenza Angellara Home Effetto valanga al Comune

Saranno rimossi i dirigenti Gentile ai Lavori pubblici e Basile alle Manutenzioni Stessa sorte era toccata a Di Lorenzo e Barletta per la sentenza sull’inceneritore

Il settore Opere e lavori pubblici del Comune di Salerno si appresta a cambiare nuovamente dirigente dopo poco più di un mese. L’attuale responsabile Nicola Massimo Gentile è stato, infatti, condannato dalla Corte d’Appello ad un anno e otto mesi relativamente allo scandalo di Angellara Home.

A seguito di questa condanna (che ha ribaltato il verdetto emesso in primo grado) sarà rimosso dal suo incarico così come accaduto al suo predecessore Domenico Barletta, condannato invece in primo grado relativamente al caso del termovalorizzatore (insieme a lui fu sospeso anche Alberto Di Lorenzo). Ma oltre a Gentile, stessa sorte toccherà a Matteo Basile, attuale direttore del settore Impianti e manutenzioni, anche lui condannato dalla Corte d’Appello per il procedimento relativo al restyling dell’ex colonia San Giuseppe.

Il provvedimento di revoca degli incarichi dovrebbe essere pronto la prossima settimana; nel mentre, il segretario generale Ornella Menna ha convocato ieri mattina i due funzionari chiedendo di attenersi all’ordinaria amministrazione fino a quando non arriverà l’atto ufficiale nel quale saranno indicati anche i nuovi responsabili dei settori attualmente gestiti da Gentile e Barletta. Il segretario generale non sta facendo altro che attenersi a quanto stabilito dal decreto legislativo 39 del 2013 relativo all’inconferibilità di incarichi in caso di condanna per reati contro la pubblica amministrazione. In particolare l’articolo 3 statuisce che “a coloro che sono stati condannati, anche con sentenza non passata in giudicato, non possono essere attribuiti incarichi dirigenziali nelle pubbliche amministrazioni, negli enti pubblici e negli enti di diritto privato in controllo pubblico”. Il rispetto di tale norma, stabilisce l’articolo 20, deve essere garantito dal responsabile anticorruzione (nel caso del Comune di Salerno il segretario generale) che, in caso di inconferibilità, può revocare l’incarico e segnalare il caso all’Autorità nazionale anticorruzione. Ecco perché la Menna ha deciso di convocare immediatamente i due dirigenti ed invitarli ad attenersi all’ordinaria amministrazione; infatti nell’attesa dell’emanazione del provvedimento di revoca, il funzionario non vuole correre rischi dato che la legge stabilisce che, in caso di inottemperanza, potrebbe rispondere di eventuali responsabilità amministrative di fronte alla Corte dei Conti. Da qui a sette giorni, quindi, bisogna aspettarsi un nuovo giro di valzer al Palazzo di Città dato che non ci sono né i tempi né le condizioni per procedere con concorso pubblico.

©RIPRODUZIONE RISERVATA