Sempre più famiglie salernitane restano vittime dell’usura

Dati allarmanti. Sorrentino di Federconsumatori chiede alla Camera di Commercio e alla Prefettura di istituire un osservatorio

Sempre più famiglie salernitane rischiano di cadere nella morsa dell’usura. E’ questa la denuncia che Peppe Sorrentino, presidente di Federconsumatori Salerno, ha lanciato alle istituzioni del territorio, «affinché si affronti una delle piaghe nascoste che sta attanagliando un numero sempre maggiore di persone».

La contezza della presenza di centinaia e centinaai di consumatori in difficoltà con i pagamenti è arrivata dalla richiesta, presso gli sportelli dell’associazione, di un semplice parere o di una vera e propria tutela per fronteggiare il dilagare di questa situazione.

«Non esistono dati provinciali specifici che fotografino l’incidenza del rischio usura – ha aggiunto Sorrentino – Tutto ciò che noi sappiamo è di derivazione di statistiche nazionali e la cosa di certo non ci fa avere il polso dell’entità del fenomeno e di come fronteggiarlo».Altra questione rimarcata dal presidente provinciale di Federconsumatori è «la totale assenza delle istituzioni, come se – ha spiegato Sorrentino – quasi questo problema non interessasse. Sono nove mesi che, assieme alle altre associazioni di categoria, abbiamo chiesto la costituzione di un tavolo permanente assieme a Prefettura e Camera di Commercio per cercare di tirare il bandolo di questa matassa, ma non abbiamo ricevuto ancora nessuna risposta. E intanto i salernitani si indebitano sempre di più e rischiano di andare a rivolgersi a persone sbagliate».

Al centro dell’indebitamento in costante crescita delle famiglie del territorio provinciale, per Sorrentino, ci sono due fattori: lo squilibrio tra tasse e spese,rispetto ed entrate sempre meno alte; e anche il mutato rapporto con gli istituti di credito.«Le garanzie poste alla base, ad esempio, dell’accensione di un mutuo – ha sottolineato il presidente provinciale di Federconsumatori – sono diventate letteralmente irraggiungibili per le famiglie, tant’è che la percentuale dei mutui che alla fine vanno in porto è drasticamente diminuita nel corso di questi ultimi mesi. Dall’altro lato, il ridotto potere d’acquisto da parte delle famiglie, che devono usare le entrate sostanzialmente per pagare le bollette e per gli acquisti primari, fa sì che in caso di spese improvvise o anche di natura medica si decida per la rateizzazione. Il ricorso al pagamento a rate è aumentato in maniera sostanziosa negli ultimi tempi, e questo di certo non aiuta gli equilibri finanziari delle famiglie». Il giro di boa, come ricordato da Sorrentino, c’è stato, almeno sul territorio salernitano, nel biennio 2006-2007.«Fino ad allora – ha aggiunto – il rischio usura era decisamente più avvertito nella classe imprenditoriale locale, per via di investimenti o problemi aziendali improvvisi che necessitavano di giri finanziari. Adesso, invece, i soggetti più deboli, e quindi, più a rischio, sono i consumatori e le famiglie. Si è sovvertita la situazione di sei anni fa».E non sono rosee nemmeno le prospettive per l’immediato futuro: rispetto alla stangata di 2.300 euro nei prossimi mesi per l’aumento delle tasse locali, Sorrentino ha specificato «che a Salerno, tra questioni legate all’organizzazione del sistema idrico, ai rifiuti e alle accise su gas e benzina, c’è da prevedere un esborso maggiore».

Diletta Turco

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