AGROPOLI 

Selfie con la “caretta-caretta”, l’anatema della biologa

AGROPOLI. Nei giorni scorsi una “caretta caretta”, la tartaruga più comune del Mediterraneo, ma prossima all’estinzione, è stata avvistata sotto costa nei pressi del lido Oasi di Agropoli, non molto...

AGROPOLI. Nei giorni scorsi una “caretta caretta”, la tartaruga più comune del Mediterraneo, ma prossima all’estinzione, è stata avvistata sotto costa nei pressi del lido Oasi di Agropoli, non molto lontano dalla foce del fiume Testene.
Un residente, Franco Funiciello, munito di pinne ed occhiali, si è imbattuto nell’esemplare che con fare mansueto si è lasciato immortalare in uno scatto-abbraccio molto tenero.
«Credo che la tartaruga fosse lunga circa 80 cm e che pesasse almeno 50 kg - ha dichiarato Funiciello - e quando l’ho vista vicino alla scogliera mi sono emozionato e l’ho avvicinata per scattare uno foto. Poco dopo ha preso il largo».
Purtroppo, dietro la tenerezza della foto c'è dell'altro. Tartarughe marine di questo tipo, infatti, si trovano sotto costa per diversi motivi: per nidificare, a causa di forti correnti, per trovare nutrimento più ricco o per lasciarsi morire. «Non metto in discussione la buona fede di chi ha scattato la foto - ha asserito Sandra Hochscheid, biologa e presidente di Anton Dohrn Napoli- ma quando si avvistano animali simili bisogna subito avvertire la Capitaneria di Porto e, in caso di recupero e conservazione della specie, il nostro istituto di Portici. Purtroppo la tartaruga in foto sembrava sofferente e macilenta. Un esemplare in salute non si sarebbe lasciato avvicinare. La natura è in ginocchio e i dati non sono per niente rassicuranti. Il lavoro dei volontari e degli enti non basta, occorrono il buon senso e il rispetto del singolo».
La biologa, infatti, ha spiegato che le tartarughe vengono impiegate come indicatori del tasso di inquinamento del nostro mare.
Cljo Projetti
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