Sele, è incubo esondazioni a Capaccio

Allagata la farmacia veterinaia a Ponte Barizzo: danni per 20mila euro. Nessun intervento per l’antico ponte crollato

CAPACCIO. Messa in sicurezza del fiume Sele e del suo affluente Rio Ciorlitto. È questo l’appello lanciato dai residenti di Ponte Barizzo e della contrada Gromola, che hanno le proprie abitazioni e attività commerciali sottoposte al continuo rischio allagamento. Qualche tempo fa per risolvere il problema è stata sottoscritta una petizione popolare, con la quale si richiedevano degli interventi a tutela dell’area e la rivisitazione del piano stralcio per l’assetto idrogeologico - norme di attuazione e programma degli interventi dell’Autorità di bacino interregionale del fiume Sele.

«Le esondazioni degli ultimi anni – si legge nella petizione - sono dovute alla mancata attivazione di progetti, azioni di dragaggio, rifacimento degli argini e del riassetto idrogeologico del fiume Sele. Molte volte è stata data la priorità alla tutela delle attività faunistiche senza intervenire sulla messa in sicurezza. Esiste una vasta area senza argini e sbarramenti lungo il Sele dove in più occasioni il fiume straripa inondando i terreni circostanti».

Una situazione che per molti rappresenta un vero incubo. Ogni volta che piove abbondantemente, soprattutto chi risiede nelle vicinanze del Sele, vive con la paura allagamenti. Lo sa bene Giovanni Marandino, amministratore delegato della Marvet, società proprietaria della farmacia veterinaria a Ponte Barizzo che, qualche giorno fa, ha subito l’allagamento dei locali interrati dove erano custoditi i farmaci. Almeno 20mila euro la perdita subita. «In questa zona quando piove copiosamente tutti i locali che si trovano sottoposti si riempiono d’acqua – spiega Marandino – come è successo nel mio deposito. Il nostro appello è rivolto a tutti gli organi competenti dal Comune al Consorzio di bonifica, che conoscono i punti di debolezza del territorio e possono intervenire. Occorrerebbe anche una maggiore attenzione per la pulizia e manutenzione dei canali di scolo affinché la pioggia possa defluire e questi episodi possano essere scongiurati. Abbiamo subito una perdita di circa 20mila euro tra medicinali per animali, mangimi, integratori conservati su bancali, detergenti, che in questo momento di crisi rappresenta per noi imprenditori un’ulteriore batosta. Questi episodi non devono più verificarsi è necessario intervenire tempestivamente visto l’approssimarsi della stagione invernale». Marandino dovrà affrontare ulteriori spese per lo smaltimento dei materiali, attraverso una ditta specializzata, e la pulizia dei depositi oltre all’acquisto di tutti i beni andati perduti.

Altro problema è il crollo di un pilone dell’antico ponte di scuola vanvitelliana e di parte del muro di contenimento della strada in località Ponte Barizzo. L’area è stata transennata ma ad oggi non è stato effettuato nessun intervento di messa in sicurezza. A chiedere la manutenzione della fascia fluviale del Sele anche il consigliere regionale, Gennaro Mucciolo in un’interrogazione a Caldoro. «La mancanza sistematica di manutenzione della fascia fluviale del Sele soprattutto dopo l’alluvione del 2010 - afferma - sta compromettendo forse irrimediabilmente un intero ecosistema locale».

Angela Sabetta

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