Sel, Rifondazione e Possibile contro il Pd

Mari: «Non avremo bisogno delle primarie per scegliere il nostro leader. Sarà un processo naturale»

SALERNO. «Prima il programma poi i nomi». Con questo imperativo la sinistra salernitana si prepara al percorso politico che porterà alla formazione di «un progetto di lungo periodo capace di sfidare il Pd di De Luca, il centrodestra e i pentastellati». «I nomi verranno fuori – dice Franco Mari, segretario provinciale di Sel – ma vedrete, sarà un processo naturale, senza bisogno di fare le primarie. Sarà una cosa innovativa, mai vista». Anche sulla scelta del candidato sindaco «non ci faremo condizionare dalle scelte del Pd».

«Loro – aggiunge Mari – devono essere per forza in continuità, sono obbligati. Noi, invece, agiamo in piena libertà». Al punto che il candidato potrebbe essere pescato anche fuori dai partiti, nella società civile. «Vedremo. - si limita a dire Mari - Ora pensiamo al programma». Il motore del progetto, vedrà in campo Sel, Rifondazione e Possibile, il movimento fondato dal deputato Pippo Civati dopo la fuoriuscita dai democrat. «I lavori – chiarisce Mari - sono in corso da tempo e per novembre contiamo di presentare al pubblico il nostro manifesto programmatico». Da lunedì prossimo, nella sede del partito, cominceranno gli incontri settimanali per discutere del programma.

«Ci servirà – spiega l’esponente di Sel – a raccogliere i contributi dei cittadini, a porre domande, segnalare problemi e indicare anche delle soluzioni». Occupazione, ambiente, urbanistica, scuola: questi alcuni dei pilastri intorno ai quali ruoterà la proposta politica. Una delle prime idee è quella della creazione di parco didattico pubblico, da realizzare nell’area tra il quartiere San’Eustachio e il parco del Mercatello. «I parchi didattici pubblici – si legge sulla pagina Facebook “Salerno di Tutti” - sono una realtà in costante sviluppo in Italia e in Europa e Salerno avrebbe tutte le possibilità di mettere in cantiere un progetto di questo tipo, utilizzando risorse pubbliche dirette, ma anche comunitarie grazie ad un uso mirato dei bandi regionali e nazionali, non escludendo un contributo dei privati. Un investimento di straordinario valore sociale, un’occasione di sviluppo del ruolo di città capoluogo, di creazione di nuova e buona occupazione».

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