Politica

Segreteria Pd, da Roma colpo basso per i deluchiani

Il segretario Landolfi: «È soltanto un autorevole laboratorio di chiacchiere». Migliore frena: «Se si ragiona con la logica delle correnti non si è capito nulla»

SALERNO. I deluchiani accusano il colpo e la nuova segreteria non piace. Sono appena le 10 del giorno successivo alle nomine rilasciate nella serata di mercoledì dalla segretaria Assunta Tartaglione, che Nicola Landolfi, il segretario provinciale, sbotta su facebook sentenziando: «Sarà un autorevole laboratorio di chiacchiere e di tabacchiere di legno, per lo più domenicale, a forte trazione “anti”, più che a vocazione “per”».

Ma a metterci una buona parola è Gennaro Migliore: «Non voglio entrare nelle diatribe interne, penso che la porta sia sempre aperta a tutti e che questo sia il momento di dare una mano - spiega - Anche perché la vicenda agli onori delle cronache che riguarda De Luca ovviamente necessita di una presa di controllo da parte del partito molto forte». Una apertura, quella di Migliore, che sembra essere rivolta proprio ai “giovani turchi” di “Rifare l’Italia”.

E sull’ingresso di Bonavitacola, per il quale si è brigato non poco con il governatore fino ad arrivare alla clausola “membri di diritto”, Migliore è chiaro: «Stiamo parlando del vicepresidente della Regione. Si commette un errore se si resta a livello di un’interpretazione dietrologica. C'è un livello decisionale politico ed è quello rappresentato dalla segretaria Tartaglione e un livello decisionale esecutivo, cioè del governo della Regione, rappresentato in questo caso sia dal capogruppo Casillo sia dal vicepresidente Bonavitacola. Se si vuole ancora ragionare con la logica antica delle correnti - chiude - non si è capito nulla».

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