Segretario generale, Messineo è in pole

Inizialmente il Comune dovrebbe essere rappresentato dal sindaco poi da un esperto del settore

La nebbia avvolge ancora il porto di Salerno. E soprattutto il suo futuro. L'incertezza, infatti, è diventata un elemento distintivo degli ultimi mesi: non si sa se sarà concessa la deroga, come non si capisce se ci sarà o meno un commissario. E il presidente (oramai ex) dell'Autorità portuale cittadina, continua a restare al suo posto, Andrea Annunziata, per l’ordinaria amministrazione, non avendo ricevuto nessuna comunicazione, a dispetto dell'insediamento a Napoli di Pietro Spirito. Alcuni dei rebus saranno sciolti con la firma del presidente del Consiglio al decreto di moratoria, che concede l'autonomia gestionale per altri 12 o 18 mesi. A quanto pare il decreto è già pronto ma manca l’utografo più importante, quello del premier, che ieri sera saliva al Colle per dimettersi. Nel documento sono contenute anche le norme transitorie, tra cui anche la nomina del commissario per il porto salernitano. In un primo momento si pensava che questo ruolo potesse essere svolto da un dirigente regionale ma, nelle ultime ore, prende sempre più corpo l'ipotesi che a rivestire l'incarico sarà proprio il segretario generale. Casella quest'ultima che, almeno ufficialmente, non è stata ancora assegnata ma che, a meno di qualche clamorosa (e improbabile) sorpresa, sarà ad appannaggio di Francesco Messineo. Intanto anche il Comune di Salerno dovrà indicare un proprio membro nel Comitato di gestione. E in questo caso, in base alle indiscrezioni, il primo rappresentante comunale sarà proprio il sindaco Enzo Napoli, in attesa che venga individuato un esperto in materia portuale. Comitato di gestione che sarà composto, vale la pema ricordarlo, dal presidente dell'Adsp; da un componente nominato dalla Regione; da un membro designato dai sindaci di ciascuna delle città metropolitane il cui territorio è incluso, anche parzialmente, nel sistema portuale; da un componente designato dal sindaco di ciascuno dei Comuni ex sede di Autorità portuale inclusi nell’Adsp, escluso i Comuni capoluogo delle città metropolitane; da un rappresentante dell'Autorità marittima, designato dalle direzioni marittime competenti per territorio, con diritto di voto nelle materie di competenza, prevedendo la partecipazione di comandanti di porti diversi da quello sede dell'Adsp, nel caso siano affrontate questioni relative a tali porti. (g.d.s.)

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