Secondo svincolo A3 Un passo avanti con le modifiche Anas

SALA CONSILINA. Il progetto del secondo svincolo della A3 Salerno-Reggio Calabria, da realizzare a Sala Consilina, potrebbe vedere la sua realizzazione grazie ad alcune modifiche che saranno apportate dall’Anas per poter ottenere il nulla osta da parte della Soprintendenza per l’archeologia, le belle arti e il paesaggio. In seguito a un incontro che si è svolto a Roma tra i rappresentanti dell’Anas, il sindaco di Sala Consilina, Francesco Cavallone, l’onorevole Tino Iannuzzi e l’ingegnere Attilio De Nigris, dirigente dell’area tecnica del Comune di Sala Consilina, è emersa la possibilità di poter fare una modifica al progetto realizzando una rampa di accesso a raso ed eliminando la sopraelevata che aveva trovato l’opposizione della Soprintendenza.

«È un progetto nel quale noi dell’amministrazione comunale crediamo fermamente – ha dichiarato Cavallone – e da parte dell’Anas, grazie anche all’impegno dell’onorevole Iannuzzi, abbiamo trovato la piena disponibilità alle modifiche necessarie per andare incontro alle richieste della Soprintendenza. Questo è un ulteriore passo avanti verso la realizzazione di un’opera strategica per il Vallo di Diano e per Sala Consilina, visto che costituirebbe anche una valvola di sfogo per il traffico cittadino che spesso è congestionato dai mezzi pesanti che lasciano l’autostrada allo svincolo di Sala Consilina per poi proseguire sulla Statale 19 e raggiungere le aree Pip di Santa Maria degli Ulivi e Fontanelle e quelle dei comuni limitrofi».

Il nuovo svincolo, se sarà realizzato, sorgerà in località Trinità di Sala Consilina, nei pressi dell’ex stabilimento della Cirio, all’altezza del chilometro 94 + 118 della Salerno-Reggio Calabria. Complessivamente l’opera costerà circa 27 milioni di euro. L’idea di realizzare un secondo svincolo a Sala Consilina è nata diversi anni fa e già nel 2012 sembrava potesse realizzarsi a breve, tant’è che era stata convocata anche la conferenza dei servizi, l’Anas e il ministero della infrastrutture avevano definito il progetto preliminare e lo avevano inviato alla conferenza dei servizi in cui tutte le autorità preposte avrebbero dovuto esprimere il loro parere, dopodichè il progetto sarebbe stato trasmesso al Cipe per l’approvazione.

Erminio Cioffi

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