LA RIAPERTURA

Scuole, diktat De Luca: «Risposte in 7 giorni»

Il governatore avverte le famiglie: «Mancano le condizioni per ricominciare»

NAPOLI - «In queste condizioni diventa complicato aprire le scuole il 14. Faccio delle valutazioni di merito e le questioni vanno risolte per le famiglie. Non mi sento di dire alle nostre famiglie che tutto va bene, a oggi non è questa la situazione delle scuole». Il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, non ha dubbi e, in pratica, avverte che se la situazione non migliorerà, le scuole non riapriranno tra poco più di 15 giorni. La decisione, però, è rimandata alla prossima settimana.

«Ai sindaci che mi hanno mandato la lettera per chiedermi di posticipare l’apertura dell’anno scolastico - evidenzia il governatore nel corso della consueta diretta Facebook - dico che valuteremo in maniera definitiva da qui a una settimana, quando avremo certezze sui nodi che segnaliamo: screening sul personale scolastico, misurazione delle temperature, aule disponibili, trasporto scolastico. Questi problemi vanno affrontati e in tempo utile altrimenti facciamo un disastro. Non lo dico per cattiveria - precisa - ma per questioni di merito che vanno risolte. Siamo l’unica Regione in Italia che ha detto al Governo che sono degli irresponsabili a fissare l’apertura delle scuole il 14 e le elezioni il 20 settembre. Ma ora dobbiamo risolvere il problema, lasciamo perdere il passato».

De Luca è realista e pone, come prima condizione, che gran parte del personale scolastico si sia sottoposto ai controlli ematici: «Io credo che non sia possibile aprire avendo una percentuale elevata di personale scolastico che non si è sottoposto al controllo. Verificheremo la prossima settimana qual è la percentuale del personale scolastico che non si è sottoposta al test sierologico, poi valuteremo».

Gaetano de Stefano

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