Scuole a rischio sismico «Kennedy non a norma»

La denuncia dell’ex preside del plesso di Belvedere che fa capo alla “Gatto” «Durante la ristrutturazione fu fatto poco». Istanza del consigliere Cairone

Il terremoto spaventa tutti, ma terrorizza ancor di più alcuni battipagliesi. Si tratta delle famiglie di circa 200 bambini che frequentano il plesso “John Fitzgerald Kennedy”, a Belvedere, dove ci sono dieci classi di scuola elementare che appartengono all’istituto comprensivo “Alfonso Gatto”. «Quella scuola non è a norma dal punto di vista sismico»: la denuncia arriva da Fortunato Ricco, che, fino a quest’anno, quando l’ha sostituito Maria Gioconda Tepedino, è stato il dirigente della “Gatto”.

Tra le strutture battipagliesi adibite all’insegnamento scolastico, in effetti, quella di via Belvedere è una delle più vecchie: fu realizzata negli anni Sessanta, molti anni prima del terremoto di San Giuliano di Puglia, che portò a implementare le normative di edilizia scolastica antisismica e, nel corso degli anni, è stata oggetto d’un solo intervento di ristrutturazione. «S’occuparono d’aggiungere un corpo di fabbrica – racconta l’ex preside – e, tra l’altro, le aule sono collocate nell’area vecchia dell’edificio».

Nel 2010, durante l’amministrazione di Giovanni Santomauro, nell’ambito delle opere di urbanizzazione previste da un programma costruttivo di edilizia privata a via Monsignor Vicinanza, la giunta deliberò la realizzazione, proprio a Belvedere, d’un piccolo plesso – soltanto sette aule – da destinare proprio ai piccoli alunni del “Kennedy”. Alla proposta s’opposero i vertici scolastici, ritenendo sette aule insufficienti per un plesso che conta ben dieci classi. Poco più di due anni fa, quando a Palazzo di Città c’era il commissario prefettizio Mario Rosario Ruffo, Ricco e i suoi presentarono un programma alternativo: si prevedeva la costruzione della scuola a via Compagnoni, beneficiando dei 950mila euro derivanti da quegli oneri di urbanizzazione derivanti dall’edilizia privata, dei proventi da incamerare dalla cessione a privati del “Kennedy”, dalle risorse reperibili per l’adeguamento antisismico sia degli edifici pubblici che delle strutture scolastiche. Occorrerebbe prima una valutazione della vulnerabilità sismica, ma al “Kennedy” manca anche quella. E Battipaglia è un comune sismico di Zona 2.

Proprio per questo, in occasione del prossimo Consiglio comunale, si parlerà pure della valutazione antisismica della “Kennedy”: il consigliere Alessio Cairone, che è proprio di Belvedere, ha preparato una richiesta di verifica della vulnerabilità sismica del plesso scolastico. «È doveroso – dice Cairone – tutelare la sicurezza dei più piccoli con tutte le nostre forze».

L’istanza, che sarà protocollata dal consigliere di “Battipaglia Libera” e arriverà sulla scrivania della sindaca, Cecilia Francese, del dirigente dell’ufficio tecnico, Pasquale Angione, e dell’assessore alle politiche sociali, Michele Gioia, richiede all’amministrazione di ottemperare all’obbligo della valutazione ai sensi dell’ordinanza del presidente del consiglio dei ministri del 30 marzo 2003.

Carmine Landi

©RIPRODUZIONE RISERVATA