Scuolabus solo da ottobre Protestano le mamme 

Anche quest’anno il servizio partirà un mese dopo l’inizio delle attività «Chi ha figli in istituti diversi è atteso da un settembre di difficoltà»

L’anno scolastico 2018/2019 ad Angri sembra destinato a iniziare all’insegna del disagio esattamente come quello che si è appena concluso. È la preoccupazione avanzata da alcune mamme di fronte all’annuncio pubblicato sul sito del Comune: per il secondo anno consecutivo, il servizio di trasporto scolastico sarà attivato solo ad ottobre. Notizia che ad alcuni genitori non è propria andata giù.
«Gli istituti riaprono a settembre – ha dichiarato amareggiata L. M., madre di due bambini - non capisco perché non possiamo usufruire dei pulmini già dal primo giorno di scuola. Per famiglie come la mia, in cui sia io che mio marito lavoriamo, lo scuolabus è un servizio fondamentale. Anche solo doverne fare a meno per un giorno può rivelarsi complicato. Figuriamoci se dobbiamo organizzarci autonomamente per intere settimane». I figli di L. M. frequentano lo stesso istituto. Ancora più difficoltosa la situazione di chi ha bambini di età diverse, iscritti a scuole che distano anche molti chilometri l’una dell’altro. «Mia figlia frequenta la scuola media – racconta un’altra mamma – mentre il maschietto il prossimo anno sarà iscritto in seconda elementare. Non sappiamo ancora gli orari di ingresso e di uscita chiaramente, ma immaginiamo che ci toccherà comunque trovare il modo di essere in due posti quasi contemporaneamente».
Diverse le famiglie che lo scorso settembre hanno dovuto fare affidamento sui nonni per fronteggiare il disagio. Ma risolto il problema di trovare qualcuno disposto ad andare a prendere i bambini a scuola, restavano i problemi legati alla viabilità. Anna Rosanova, a settembre 2017, dopo il primo giorno di scuola di suo figlio, dichiarava: «Non c’era neanche un posto per parcheggiare. Se il pulmino fosse partito dal primo giorno ci sarebbe stato molto meno traffico e sicuramente meno problemi per tutti. Non si rendono conto delle difficoltà delle famiglie». Il timore è che la situazione sia insostenibile anche l’anno prossimo e nonostante ci sia tutta l’estate a separare gli alunni dal rientro a scuola, il clima è già acceso.
Intanto, fino al 30 giugno, all’ufficio protocollo del Comune, verranno raccolte le domande per usufruire del servizio. Sono già state rese note le tariffe che le famiglie saranno chiamate a sostenere: tra i 15 e i 45 euro mensili sulla base del proprio Isee, ma non si esclude che le cifre subiscano variazioni nei prossimi mesi.
Valentina Comiato
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