Scuola, i precari salernitani bloccano il traffico

Presidio nei pressi della prefettura, occupata parte di via Roma. La protesta ha bloccato il traffico cittadino. Il prefetto Marchione ha incontrato una delegazione dei manifestanti, promettendo il suo interessamento

• Non si placa la rabbia dei precari della scuola salernitana che ieri mattina, dopo un’assemblea pubblica organizzata davanti al palazzo della prefettura, in piazza Amendola, hanno abbandonato la zona autorizzata per il presidio di protesta bloccando il traffico su via Roma. Solo pochi i minuti di stop prima che la polizia ripristinasse l’ordine pubblico.

• Ma tanto è bastato perché la voce degli "indignati" arrivasse alle finestre del prefetto, Sabatino Marchione, che poco dopo mezzogiorno ha deciso di incontrare una loro delegazione. Ad essere accolti dal prefetto sono stati collaboratori scolastici e assistenti amministrativi - i più colpiti da questo terzo anno di tagli agli organici - ma anche docenti precari e genitori di bambini disabili. A illustrare la drammatica situazione in cui continua a versare il comparto scuola nella provincia di Salerno sono stati principalmente Alessandro D’Auria, portavoce dei docenti precari, Armando Battipaglia, esponente degli Ata, e Teresa Vicidomini dei Cobas.

• E Marchione, nonostante il suo essere sul territorio espressione di questo Governo-Mannaia, non ha potuto far altro che dimostrarsi solidale con la lotta che da tre anni i precari stanno portando avanti contro il progressivo smantellamento della scuola pubblica. Che quest’anno rischia di raggiungere il suo apice mettendo a rischio apertura molti plessi della provincia in cui, nei giorni scorsi, gli stessi presidi hanno denunciato forti carenze soprattutto nel personale specializzato nel riassetto e pulizia dei locali.

«Le nostre scuole sono al collasso economico e finanziario e rischiano di non poter aprire o saranno costrette a ridurre drasticamente le ore di lezione mentre migliaia di precari Ata e docenti licenziati sono alla disperazione e i docenti di ruolo che hanno perso la titolaritá sono stati ridotti a tuttologi o tappabuchi, utilizzati perfino sul sostegno senza titolo di specializzazione», questo uno stralcio del documento-denuncia che ieri i precari hanno sottoposto al prefetto, il quale ha promesso di fare la sua parte, esercitando pressioni sulla Regione per ottenere altri fondi da destinare ai posti in deroga.

• Poche le speranze dei precari che questo avvenga vista anche la situazione prospettata dal dirigente dell’Ufficio scolastico regionale, Diego Bouchè, che, nell’ultimo incontro avuto con i precari salernitani meno di due settimane fa, ha confermato che i posti aggiuntivi riservati a Salerno non supereranno le cento unitá, a fronte di una richiesta che si aggira intorno alle 300 unitá avanzata dai dirigenti scolastici della provincia.
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