L'EMERGENZA EPIDEMIA

Scuola con prof sospesi: i no-vax si organizzano

Su Telegram la chiamata all’istruzione parentale con i docenti senza il pass. I car-sharing per aggirare la stretta sui mezzi pubblici

In Campania 20.206 contagi e 26 morti

SALERNO - È un’altra Italia: quella dei “no-vax”. È fatta d’insegnanti sospesi nel nome d’un vaccino rifiutato che si reinventano docenti “da casa”, sbandierando l’istruzione parentale, o d’automobilisti che s’improvvisano chauffeur ed assicurano un passaggio, retribuito o perlomeno rimborsato, a chi è sprovvisto di green pass , mascherina e veicolo. E deve raggiungere un altro angolo del Paese senza esibire la certificazione verde. È un’altra Italia, e c’è chi immagina di preparare il terreno per eclatanti azioni di protesta: «Vorresti - scrive in un sondaggio con 1.512 vontanti, ed il 94 per cento risponde “sì” aggregarti a noi per entrare nei supermercati, scuole e aziende senza mascherina, senza nazipass (il green pass , comparato alle restrizioni del Terzo Reich, ndr ), in un giorno preciso, in più market, contemporaneamente, per mandare in crisi gli obblighi di Draghi?».

Il premier Mario Draghi. O il presidente della giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca. Mai così distanti, al tempo della guerra della Dad, eppure riescono a mettere d’accordo gli abitanti dell’altra Italia. E l’altra Italia è su Telegram . E passa pure per Salerno. «Mamma di tre bimbi (3, 6 e 9 anni) cerco realtà alternative sia a Salerno, in Campania, sia in provincia di Siena, Toscana». Le realtà alternative sono le “scuoline”, così le chiamano: una formazione diversa, che non sia “contaminata” da maestri e professori con la dose, che predichino l’importanza del vaccino, e che prevede pure appuntamenti in presenza, sotto il tetto di qualche genitore “no-vax”. Ricorrendo all’ homeschooling , l’istruzione parentale “fatta in casa”, che proprio al tempo della pandemia è cresciuta di parecchio: se nel 2018/2019 gli homeschooler erano 5.126, nel 2020/2021 sono diventati 15.361. Ed ora, a seguito della mannaia che s’è abbattuta sul personale docente, hanno dei professori in più.

«Salve a tutti. Francesca ( nome di fantasia ), maestra primaria da Salerno»: è uno dei messaggi che appare in un altro gruppo, al quale s’accede tramite link d’invito. Come i canali per regione. Nella nostra c’è anche «una docente di chimica, scienze alimentari alle superiori, disponibile per progetti e lezioni a Salerno e in provincia». Offerta e domanda: «Esiste qualche iniziativa a Salerno?», chiede una mamma. Un’altra: «Anche io sono a Salerno e sto iniziando a guardarmi intorno come genitore di due bimbi di nove e quattro anni ». C’è un messaggio fissato in alto, con un link per aderire al «ricorso collettivo contro green pass e obbligo vaccinale». E le stizzite informazioni sull’istruzione parentale, ché «una nuova circolare richiede di comunicare anticipatamente, entro il 28 gennaio (anziché entro la metà di marzo, come al solito, ndr ), l’intenzione di partecipare all’i- struzione parentale». C’è chi s’oppone: «Per le famiglie ed i genitori che sono preoccupati: potete ritirare i vostri figli dalla scuola pubblica in qualsiasi momento ».

Niente paura! Genitori no-vax? Per i vostri figli potete scegliere i prof no-vax a piacimento. C’è pure l’assistenza legale contro le multe elevate ai sensi delle normative anti-Covid: ci sono avvocati che s’offrono di proporre ricorsi gratuitamente. Per la causa. Per un’idea. È un’altra Italia, quella dei canali Telegram per i “no-vax”, ma ha pure bisogno di spostarsi. Nasce così una sorta di car-sharing “costituzionale” (ci tengono a precisarlo, specificando d’offrire posti in auto «con particolare attenzione al rispetto dei diritti universali»), ché, diversamente da quanto accade sui mezzi pubblici, per salire in auto non serve il green pass . «Offro passaggio dalla Calabria verso Cassino: disponibili tappe intermedie a Battipaglia, Salerno, Nola e Caserta. No mascherina né green pass ». E poi c’è chi cerca: «Da Salerno a Napoli, mattino presto, per lavoro ». E ancora: «Con disponibilità a pagamento quota, cerco passaggio da Contursi Terme, o Salerno, o Napoli, a Genova». Tra miriadi di messaggi, appare pure uno scatto notturno di Salerno: nel cielo buio, s’intravedono delle lucine. Chi l’ha postata chiede: «Salerno, cosa saranno mai?». Scie chimiche, sicuramente.