Scuola, caos docenti Slittate le nomine

A breve vedremo un "ridicolo balletto". Ci saranno spostamenti da una sede all’altra per i nuovi incaricati

• «Di questo passo l’anno scolastico inizierá, di fatto, con un mese di ritardo». Amedeo Milione, della "Gilda insegnanti" punta il dito contro i ritardi dell’Ufficio scolastico regionale che, per inadempienza, sta facendo slittare di settimane l’avvio delle attivitá didattiche nelle scuole della provincia di Salerno.

• Nel giorno che ha visto le nomine d’incarico agli insegnanti precari ancora una volta rimandate, per Milione sono cresciuti ancora di più i disagi di questo ultimo perido. Ieri mattina negli uffici dell’ex provveditorato di via Monticelli doveva essere pubblicato il calendario delle nomine degli insegnanti a tempo determinato. Da Napoli, però, è stato registrato un notevole ritardo nella comunicazione delle immissioni in ruolo di circa cinquanta docenti sulle classi di concorso. Di conseguenza anche i calendari relativi alle nomine dei precari hanno subito uno slittamento considerevole. In più, sottolinea Alessandro D’Auria, portavoce del "Comitato insegnanti e Ata precari", «le cattedre assegnate ai docenti a tempo indeterminato sono provvisorie e quindi a breve si assisterá a un altro "ridicolo balletto" di professori che dalla scuola dove si trovano ora saranno spostati in un’altra». Secondo le informazioni di ieri, (tra l’altro suscettibili di rivisitazioni), lunedì 22 saranno rese note ai precari le loro destinazioni con il conseguente slittamento a fine settembre delle nomine. Il comitato, al momento, è sul piede di guerra anche su un altro e delicato fronte, quello che riguarda "l’illecita" utilizzazione dei docenti sovrannumerari sulle cattedre di sostegno.

• Il Ministero della Pubblica istruzione, infatti, per ovviare al problema degli insegnanti in sovrannumero, con una circolare inviata alle scuole per il secondo anno consecutivo, ha autorizzato il passaggio di questi docenti dalle classi di concorso al sostegno, pur essendo gli interessati privi dei requisiti necessari per assistere gli alunni con disabilitá più o meno gravi. Una grande irregolaritá, a detta dei precari, quella del Ministero.

• E ora contro il dicastro retto dalla Gelmini s’intende avviare una battaglia legale. Così come avvenuto in Piemonte dove, lo scorso anno, l’Ufficio scolastico ha deciso di non seguire l’indicazione ministeriale che, di fatto, va in contraddizione con alcune leggi dello Stato.

• Prima fra tutte la numero 104 che prevede, per gli alunni portatori di handicap, un’assistenza qualificata e specializzata. I precari salernitani non intendono abbassare la testa di fronte a un illecito del genere e promettono ricorsi ed esposti, appellandosi anche al precedente piemontese.
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