Scuola “Badia”, ultimatum per il tempo pieno 

Quatttordici mamme firmano una petizione: entro sette giorni definire l’organizzazione del servizio scolastico

Il tempo pieno non parte e 14 mamme diffidano la dirigente scolastica. Braccio di ferro a Scafati tra un gruppo di genitori e la preside del terzo circolo “Badia” di via Lo Porto per il mancato avvio della mensa scolastica che, in modo consequenziale, è legato alla durata delle attività didattiche fino al pomeriggio. Dopo alcune prove di dialogo, infatti, le mamme hanno dato avvio a una vera e propria crociata contro la professoressa Rita Maddaloni. La questione è finita anche sul tavolo del prefetto Giorgio Manari, responsabile della commissione straordinaria che guida il Comune di Scafati, Ente competente sulle scuole di primo grado.
Sette giorni per attuare il tempo pieno: questo l’ultimatum delle 14 mamme che, in un esposto, hanno spiegato i motivi della loro protesta. «Dal 12 settembre scorso, ovvero dalla data di apertura del plesso scolastico con inizio delle attività didattiche, il tempo pieno non è stato attuato e così le lezioni iniziano alle 8 e terminano alle 13,15 e non alle 16», dicono. Una questione non di poco conto per molte famiglie, soprattutto quelle con entrambi i genitori impegnati al lavoro. Da qui, la richiesta delle mamme di presentare una comunicazione ufficiale a firma dell’avvocato Rosa Malinconico, interessata in prima persona alla vicenda poiché madre di uno dei tanti bimbi che frequenta il terzo circolo.
«La riduzione dell’orario, nonostante la previsione del modello del tempo pieno, risulta palesemente lesiva degli interessi dei genitori e degli alunni», scrive la Malinconico nel proprio atto. Secondo la legale, dunque, la scuola potrebbe prolungare il proprio orario di apertura anche senza il servizio mensa. «Lo dice la legge. L’apertura pomeridiana non è collegata all’attivazione della servizio di refezione, anche alla luce della copiosa giurisprudenza formatasi sul punto, come dimostra la recente sentenza del Consiglio di Stato che il 3 ottobre scorso ha riconosciuto il principio della scelta alimentare aprendo ai pasti preparati all’esterno e da consumare nei locali scolastici».
Dunque, per le mamme in trincea le condizioni per il tempo pieno ci sono tutte, anche in virtù del personale idoneo a disposizione della preside Maddaloni che, però, continua a prendere tempo.
Domenico Gramazio
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