Scuola, apertura nel caos: i precari salernitani occupano l’ufficio del provveditore

«Atto simbolico per denunciare la grave crisi nella nostra Provincia. Nessuno sta muovendo un dito». Carenza di personale, il liceo "da Procida" aprirá a giorni alterni

• «Siamo stati sempre pacifici e continueremo ad esse pacifici. Quello di oggi (ieri per chi legge, ndr) vuole essere un atto simbolico. Vogliamo dire che difronte alla distruzione della scuola pubblica nella nostra provincia, nessuno sta muovendo un dito».

• A meno di 24 ore dall’apertura delle scuole, ieri mattina, i precari hanno occupato la stanza del provveditore agli studi. «La situazione si sta un po’ innervosendo» confessa Alessandro D’Auria, portavoce dei precari della scuola.

• Un centinaio di persone così, sono entrati nella stanza del dirigente scolastico provinciale, occupandola: «Anche perché - sottolinea D’Aurea - sono tre mesi che il provveditore è andato in pensione e ancora non c’è un sostituto. Una situazione paradossale in momento di crisi come questo». E questa mattina (dalle 10) i precari saranno davanti a Palazzo Sant’Agostino «nel tentativo di sensibilizzare il presidente Cirielli che continua a non intervenire e a non dire una parola». Il problema «spesso nascosto dai presidi» e che domani molte scuole della provincia «non riusciranno ad aprire».

• Il caso più eclatante è quello del liceo scientifico "Da Procida" - circa 1500 studenti - che aprirá a giorni alterni utilizzando come sede solo quella di via Manganario. Così come nelle frazioni da Giovi Piegolelle a Sant’Angelo di Ogliara il preside Francesco Stefani, dopo aver riunito ieri il consiglio di istituto, ha deciso di aprire mercoledì prossimo otto plessi su dieci.

Critica la situazione del "Da Procida" che che ha subito tagli di circa il 50% collaboratori scolastici (il preside Antonio Gairo ne attendeva 13 ne ha ottenuti sette) e per questo motivo ha deciso di chiudere la succursale di via Urbano (ex Seminario Diocesano). Una situazione insostenibile che si riverbererá sugli studenti in tutta la provincia che conta tra personale Ata e docenti circa cinquecento precari.
© riproduzione riservata