cambi nelle municipalizzate

Scricchiola la poltrona di Barbato

L’amministratore unico della società Salerno Pulita potrebbe essere sostituito

SALERNO. L’obiettivo è quello di accorpare tutte le società partecipate in un’unica holding, per ottimizzare le risorse e avere un risparmio sui costi. Un progetto che, però, non vedrà la luce a breve, ma avrà bisogno di una lunga preparazione. Dunque i lavori sono in corso, anche perché i “posti” nelle società gestite direttamente dal Comune sono quelli che contano. Poltrone di potere (oltre che retribuite profumatamente) che, assieme agli incarichi in Giunta e nelle commissioni, fanno parte di quel puzzle che rientra nel calderone degli affidamenti fiduciari, decisi direttamente dal sindaco Enzo Napoli e dal suo staff.

E, naturalmente, anche in questo caso, subito dopo la proclamazione del primo cittadino, è iniziato il toto nomine. In tono minore rispetto a un recente passato, in quanto le presidenze a disposizione si sono ridotte negli anni. All’appello, infatti, rispetto a cinque anni fa ne mancano alcune, tra l’altro tra le più ambite, come quella della Centrale del latte, azienda già venduta ai privati , e il Cstp, il Consorzio di trasporto pubblico per cui sono in corso le procedure per la cessione, e che, dunque, non rientrano più nel risiko delle poltrone. Ma sul piatto della bilancia restano ancora posti che contano, come quello di amministratore di Salerno Pulita, l’azienda nata nel 1997, che si occupa della gestione di servizi di pulizia, igiene ambientale e raccolta dei rifiuti. L’amministratore unico della società è a tutt’oggi Pellegrino Barbato ma la sua permanenza potrebbe essere oramai giunta a termine. Perché nei corridoi di Palazzo di città si sussurra che al più presto potrebbe esserci un avvicendamento ai vertici aziendali. E questo in quanto i rapporti con l’assessore al Bilancio, Roberto De Luca, non sarebbero più così idilliaci.

Sempre nell’ambito della gestione dei rifiuti, inoltre, nei programmi è prevista una vera e propria rivoluzione. Che riguarda, in particolar modo, le cooperative a vario titolo impegnate nello spazzamento delle strade e nel taglio delle erbacce. Anche in questo caso, infatti, allo studio c’è la possibilità di creare un'unica cooperativa, in modo tale da tenere sotto stretto controllo gli incarichi. Del resto non è che la città ultimamente si sia distinta per la pulizia delle strade e, pertanto, in unico colpo, attraverso l’accorpamento, si vuole sia a tenere sotto controllo i costi che monitorare il lavoro del personale. Tornando al valzer degli incarichi nelle società partecipate un’altra poltrona particolarmente desiderata è quella di Salerno mobilità, l’azienda ai cui vertici anni fa è stato pure l'attuale sindaco Napoli. L’incarico di amministratore unico oggi è ricoperto da Massimiliano Giordano e la sua leadership non sembra essere in pericolo. Giordano, difatti, è considerato un uomo di fiducia del governatore Vincenzo De Luca, tant’è che ha partecipato anche alla formazione delle liste che hanno affiancato Napoli nella trionfale cavalcata verso l’elezione a primo cittadino.

Al di là delle varie strategie che da qui a poco emergeranno in superficie, sul piatto delle trattative resta la spinosa questione della presidenza del Consiglio comunale. Una poltrona che sembrava già occupata da Alessandro Ferrara, primo degli eletti in Campania libera, ma tornata in gioco proprio a causa dell’esuberanza di Ferrara, che ha anticipato suoi social la possibile nomina. Una fretta che non è piaciuta a chi decide e, pertanto, ora la corsa è a tre. A contendersi l’incarico, non disdegnando pure colpi bassi, sono, oltre a Ferrara, il presidente uscente dell’assise cittadina, Antonio D’Alessio, e Horace Di Carlo, secondo degli eletti di “Salerno per i giovani”.

Sempre più probabile, invece, che la vicepresidenza, anche come riconoscimento per la sua attività politica che lo vede da più di 15 anni sedere in Consiglio comunale, venga affidata al forzista Peppe Zitarosa.

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