I RICORSI

Scout speed, il giudice annulla il verbale emesso a San Cipriano Picentino

La sentenza ha evidenziato carenze nella segnaletica e nelle modalità di rilevazione

SAN CIPRIANO PICENTINO - È ancora una sentenza di annullamento del verbale di contravvenzione quella con cui un giudice di pace chiude un altro dei ricorsi che stanno minando i risultati dello scout speed installato lo scorso anno dal Comune di San Cipriano Picentino. Una sentenza con cui il giudice Alfonso Raimo ha ribadito i presupposti ineludibili per il corretto utilizzo dello strumento di rilevazione della velocità, contestando in capo all’amministrazione comunale una «totale carenza di potere in concreto» per come gli accertamenti sono stati eseguiti. Innanzitutto si rileva un difetto nella collocazione della segnaletica che deve avvisare gli automobilisti della presenza del rilevatore: «Qualora si tratti di servizi sporadici, vanno usati segnali temporanei rimovibili subito dopo – si legge in sentenza – Da ciò deriva la nullità delle multe elevate con autovelox, usati saltuariamente, che si servano della segnaletica permanente, come nella fattispecie all’esame del giudizio». Nell’accogliere il ricorso presentato dall’avvocato Francesco Cesaro , il giudice ricorda anche che la vettura su cui viene installato il dispositivo di misurazione della velocità, anche se auto civetta, deve essere di proprietà della pubblica amministrazione, per cui è escluso l’impiego di veicoli di società private.

(c.d.m.)