IL CASO

Scoperto in Costiera Amalfitana canile lager

Circa quaranta animali erano stipati in baracche in carenti condizioni igienico-sanitarie

AMALFI - Un cacciatore residente in Costiera Amalfitana è stato denunciato all'autorità giudiziaria competente per reati ambientali ed in danno di animali d'affezione. La segnalazione è giunta al comando Citis dall'avvocato Anna Vicinanza della Lega Nazionale per la Difesa del Cane - sezione di Salerno Ets. Nell'esposto si denunciavano le precarie condizioni di ricovero di numerosi cani da caccia, detenuti in spregio alla normativa vigente.

Il nucleo Citis, con la collaborazione della stazione Carabinieri Forestale di Salerno e dei medici veterinari dell'Asl di Salerno specializzati in randagismo e benessere degli animali d'affezione, nonché dei veterinari esperti del comportamento ed etologia animale, hanno constatato, all'atto dell'intervento, la presenza di una quarantina di cani da caccia all'interno di fatiscenti recinzioni in ferro con lamiere arrugginite, in stato di promiscuità, oltre che in deprecabili condizioni igienico-sanitarie.

Gli animali si trovavano dunque in condizioni incompatibili con la loro natura ed il proprietario è stato denunciato. La vigilanza attenta della Lega Nazionale per la Difesa del Cane di Salerno, sulla tematica degli animali, ha fatto emergere l'esistenza di illeciti ambientali prontamente contestati al denunciato. In particolare, la costruzione di una serie di strutture "abusive in un'area boscata" e dunque protetta e sottoposta a vincoli paesaggistici.