Scoperte diciannove false coppie

L’indagine sulle false nozze ha permesso di scoprire in provincia di Salerno dal 2012 ad oggi diciannove matrimoni simulati. Oltre all’arresto del nocerino Giovanni Spinelli e alle ricerche della sua complice marocchina, sono trentaquattro le persone indagate, diciotto di nazionalità italiana e sedici di nazionalità straniera, residenti nei comuni di Cava de’ Tirreni, Nocera Superiore, Nocera Inferiore, Castel San Giorgio, Mercato San Severino e Pagani.

L’attività investigativa, protrattasi per circa un anno al fine di evidenziare eventuali unioni coniugali simulate, ha avuto origine da una serie di accertamenti disposti dal commissariato di corso Palatucci, tesi a constatare la reale convivenza tra cittadini italiani ed extracomunitari che avevano contratto matrimonio all’estero, per poi entrare in Italia ed ottenere il permesso di soggiorno. Gli inquirenti hanno così potuto accertare l’esistenza di un’organizzazione criminale dedita alla celebrazione di “matrimoni di comodo” tra cittadini italiani e clandestini di nazionalità marocchina, dietro pagamento di ingenti somme di denaro, con il fine illecito di far ottenere il permesso di soggiorno agli extracomunitari.

I coniugi di nazionalità italiana, di entrambi i sessi, coinvolti nell’indagine, venivano reclutati dagli organizzatori tra soggetti con problemi economici, disposti per poche migliaia di euro a sposare cittadini marocchini,  rendendosi così colpevoli anche loro del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. I matrimoni fasulli duravano anche pochi anni e si scioglievano con il divorzio.

La complessa e articolata attività di indagine, espletata dal commissariato cavese e coordinata dal sostituto procuratore Mafalda Daria Cioncada, ha consentito quindi di smantellare una diffusa organizzazione criminale, operante in un vasto territorio, ed ha posto fine ad una serie di azioni delittuose nell’ambito del fenomeno del favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

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