I CONTROLLI

Scoperte case vacanza utilizzate come alcove per il sesso a pagamento a Napoli

La Municipale ha chiuso quattro strutture e denunciato i gestori

NAPOLI – Offrivano prestazioni sessuali a pagamento all’interno di vari B&B ubicati a Napoli. La scoperta è stata fatta dagli agenti della Polizia Municipale del capoluogo partenopeo che hanno compiuto verifiche incrociate sulle pagine internet delle pubblicità di strutture per turisti e di siti di incontri a scopo sessuale ed è emerso che gli indirizzi e le utenze telefoniche erano in diversi casi gli stessi.

Gli agenti hanno così sottoposto a sequestro una casa vacanza nel cuore di Chiaia dove al momento dell'accesso ad attendere i vigili urbani c'erano tre ragazze seminude pronte per offrire a pagamento prestazioni sessuali. La struttura è stata sottoposta a sequestro ed i gestori, un uomo ed una donna, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica per favoreggiamento della prostituzione.

I vigili hanno poi proceduto ad effettuare un’altra verifica in via Chiaia dove la donna contattata all'utenza mobile pubblicizzata dava appuntamento presso bed & breakfast per il quale sono in corso accertamenti. La ragazza di origine sudamericana poi una volta raggiunta la struttura, essendo occupata al momento da turisti, conduceva il cliente in un piccolo appartamento nelle vicinanze, preso in fitto tramite un uomo napoletano che si occupava di gestire gli affari della donna. L'uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica per favoreggiamento della prostituzione ed il proprietario della casa informato di quanto accadeva.

Nel corso delle verifiche si sottoposto a controllo un altro affittacamere in viale Gramsci dove è stata sorpresa ad esercitare l'attività di prostituzione una donna brasiliana che pagava 80 euro al giorno al titolare della struttura per utilizzare una camera con i clienti. Il gestore napoletano titolare anche di un albergo in città è stato denunciato per favoreggiamento della prostituzione nonché verbalizzato per irregolarità nello svolgimento dell'attività secondo la normativa regionale.

Nel corso dei controlli si è anche appurato che una delle ragazze sorprese utilizzava come luogo per gli incontri sessuali anche una casa vacanze in via Posillipo il cui titolare è stato quindi denunciato e verbalizzato perché sprovvisto delle autorizzazioni per lo svolgimento dell'attività ricettiva.