la tragedia

Scontro tra imbarcazioni muore un diportista

Motoscafo travolge una piccola imbarcazione uccidendo Guido Carpentieri Nell’incidente ferito gravemente l’amico della vittima, Andrea Attianese

SALERNO. Doveva essere una giornata di relax, il pretesto per una pesca e un bagno poco fuori il porticciolo di Pastena dove da anni ormeggiava la sua piccola imbarcazione. Invece per Guido Carpentieri, 69 anni e Andrea Attianese, 56 anni, entrambi di Pontecagnano e amici da una vita, quella di ieri si è trasformata in una tragedia. La loro imbarcazione è stata travolta e affondata da un motoscafo. Un impatto fatale che è costato la vita al più anziano dei due, Guido mentre Andrea, ricoverato al “Ruggi”, proprietario della piccola imbarcazione, lotta tra la vita e la morte. A travolgerli accidentalmente il motoscafo di un professionista di Mercogliano, Antonio Coppola.

Il tragico evento si è consumato al largo del porto Marina d’Arechi, ad una distanza di circa un miglio dall’ingresso dello scalo dal quale il motoscafo di Coppola pare stesse uscendo. È stato lo stesso professionista a soccorrere i due amici e a chiamare i soccorsi. Sul posto si sono immediatamente precipitate due imbarcazioni, una della capitaneria di porto di Salerno e l’altra della finanza. Mentre dall’alto, un elicottero dei vigili del fuoco effettuava una operazione di ricognizione per capire se in mare ci fossero altre vittime. Intanto sulla banchina del Marina d’Arechi, dove Coppola è arrivato con il ferito tirato a bordo del suo motoscafo, attendeva una autoambulanza dell’Humanitas che ha immediatamente trasportato il ferito al nosocomio salernitano. Più in la, nello stesso specchio d’acqua, due barche a vela. Anche per loro doveva essere una giornata di relax, ma così non è stato. Sulle due imbarcazioni due coppie, una tedesca e l’altra italiana che hanno dovuto seguire i militari per fornire la loro testimonianza sull’accaduto.

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Erano da poco passate le dodici. Il sole calava a picco sul mare. La giornata, calda e poco afosa era favoriva da una leggera brezza. Le spiagge piene come solo 48 ore prima del ferragosto capita. Grappoli di uomini, donne e bambini accampati sotto gli ombrelloni assistono, da lontano e in maniera confusa, a quello che sta accadendo. Molti di loro non ci fanno nemmeno caso. La notizia la leggono sui loro smartphone e solo allora iniziano a guardare verso l’orizzonte e a capire che qualcosa, a largo, sta accadendo. Le due imbarcazioni di capitaneria e finanza, girano in tondo nel tentativo di recuperare la piccola imbarcazione colata a picco come un ramoscello. E soprattutto recuperare il corpo di Guido tranciato, fatto a fette dall’elica del motoscafo. Lo recupereranno i sanitari Opsa della Croce Rossa Italiana insieme ai pochi resti che ancora galleggiavano. Intanto il personale del Marina d’Arechi si attivava per mettere a disposizione delle forze dell’ordine tutte le proprie strutture, innanzitutto per consentire il più veloce soccorso alle persone coinvolte, ma anche per facilitare tutte le indagini in corso.

Le operazioni di soccorso e di recupero andranno avanti fino alle quattordici. Poi i mezzi dei militari rientreranno in porto e lo specchio di mare ritorna ad essere una tavola increspata dal vento. Il corpo di Guido Carpentieri viene portato all’obitorio del “Ruggi” mentre i militari scandagliano lo specchio d’acqua per trovare i documenti d’indentità dei due amici, che fino ad allora sono solo due diportisti sconosciuti. In mare, tra i rottami la sacca che li conteneva viene recuperata e per i militari inizia la seconda drammatica fase dell’operazioni di soccorso: avvertire i familiari.

Intanto all’obitorio iniziano ad arrivare i parenti. Ci sono i figli, la moglie, i nipoti. Si muovono tra la sala mortuaria e la rianimazione dove Andrea è in sala operatoria. Le sue condizioni sono disperate. Ha riportato un trauma toracico e fratture multiple. E poi ci sarebbe il braccio lacerato dalla lama dell’elica. La stessa che ha massacrato, uccidendolo, Guido. Il suo corpo è arrivato all’ospedale devastato dai tagli. Spalla, braccia, schiena. È irriconoscibile. Il primo esame esterno viene effettuato dal medico legale Giovanni Zotti mentre il pm di turno, Elena Guarino avvia le indagine interrogando i testimoni e soprattutto Coppola. Oggi alle 10.30 verrà dato l’incarico per l’autopsia che consentirà agli investigatori di capire l’esatta dinamica dell’incidente. Poi la salma sarà liberata per i funerali.

Salerno. Scontro tra imbarcazioni: un morto e un ferito
Sul luogo dell'incidente. Un motoscafo ha colpito in pieno una barca a vela: la barca è affondata, un uomo è morto falciato dalle eliche, un altro è gravemente ferito (Video di Carlo Pecoraro)