IL CASO

Scontro tra il vescovo Favalee la cantante Anna Tatangelo

Il prelato attacca su cachet e "moralità". La showgirl replica secca: "Polemiche anacronistiche e ipocrite"

«Polemiche anacronistiche e ipocrite». Così Anna Tatangelo ha bollato le critiche piovutegli dal vescovo di Vallo della Lucania, monsignor Giuseppe Rocco Favale, che aveva definito «immorale» la scelta di sborsare 40mila euro per la cantante, che si è esibita ieri sera a Vallo in occasione della festa della Madonna delle Grazie, giudicando proprio il cachet troppo alto.
«E’ un dato di fatto che oggi, i giovani e le persone in generale, sono più distanti dalla Chiesa - ha replicato ieri la Tatangelo - Ma come avvicinarsi quando da parte delle istituzioni religiose c’è una tale chiusura? Le separazioni, l’omosessualità esistono, e trovo assurdo chiudere gli occhi ed escludere le persone solo perché diverse».
«E’ troppo semplice attaccare una ragazza di 21 anni senza tenere conto dei suoi sentimenti. Mi chiedo perché gli stessi attacchi non vengano rivolti anche ad altri personaggi pubblici, che dovrebbero essere un esempio e un modello come e più di quanto lo sia io. Inoltre, io faccio solo il mio lavoro, che è quello di cantare. E sono orgogliosa e onorata come cristiana e come donna di poter cantare per la Madonna delle Grazie», ha concluso Anna Tatangelo.
E la polemica a distanza tra la compagna di Gigi d’Alessio e il vescovo favale è destinata a montare ancora. E non solo per il presunto cachet troppo alto del concerto che Anna Tatangelo ha tenuto ieri sera a chiusura delle celebrazioni della patrona del paese.
Dopo le dichiarazioni del vescovo che aveva criticato la scelta della cantante laziale, ieri è arrivata anche la risposta degli organizzatori della festa.
«Siamo rimasti di stucco - ha detto Agostino di Spirito, componente del comitato - non esiste nessun cachet miliardario per Tatangelo, siamo sui trentamila euro, compresi di iva». Il vescovo aveva definito «uno schiaffo al popolo sofferente e alla morale cattolica, le decine di migliaia di euro spese per la Tatangelo». Parole che il presidente del comitato festa, il parroco del santuario don Ottavio Sicilia, ha minimizzato: «Sono tutte sciocchezze. Il vescovo non si è mai scagliato contro la Tatangelo ma ha voluto stigmatizzare una situazione di grave crisi economica».
Carmela Santi