abusi edilizi

Scontro tra albergatori Due condanne a Praiano

PRAIANO. Si chiude con l’estinzione per prescrizione di alcuni reati e due condanne con riduzione di pena il processo per un presunto illecito edilizio che ha visto contrapporsi la famiglia Gagliano,...

PRAIANO. Si chiude con l’estinzione per prescrizione di alcuni reati e due condanne con riduzione di pena il processo per un presunto illecito edilizio che ha visto contrapporsi la famiglia Gagliano, proprietaria dell’hotel Tritone, e l’albergatore Evangelista Cinque, tra i soci dell’hotel San Pietro di Positano. La vicenda inizia nel 2005, quando dal Comune di Praiano vengono rilasciati permessi in sanatoria sull’area adiacente al Tritone, permessi confermati negli anni successivi sulla base di attestazioni che sono state ritenute false. Non si sarebbe tenuto conto, ad esempio, che le volumetrie erano tutt’altro che ultimate alla data fissata per poter accedere al condono. Propri per falso progettuale la Corte d’appello ha condannato ieri a dieci mesi Evangelista Cinque e il direttore dei lavori Massimo Adinolfi, riducendo di due mesi la pena che era stata comminata in primo grado. L’albergatore rispondeva in qualità di amministratore della società Venticinque srl, che aveva ottenuto il via libera a realizzare una struttura di quasi duecento metri quadri da destinare a residenza o ricettività alberghiera, per un valore calcolato in 1 milione e mezzo di euro. I Gagliano presentarono denuncia e si rivolsero agli avvocati Arianna Santacroce e Antonio Zecca per costituirsi parte civile. Ieri i giudici hanno confermato il diritto al risarcimento del danno sia in loro favore che nei confronti del Comune di Praiano, ma hanno dichiarato prescritto il presunto abuso d’ufficio e gli altri reati per cui erano stati condannati in primo grado anche la progettista Alessandra Califano e Salvatore Califano, titolare delle prime istanze di condono e poi tecnico rilevatore e gestore in fatto della società acquirente. Resta invece confermata la condanna a 1 anno e 8 mesi di Michele Iervolino, ex responsabile del settore Urbanistica del Comune, che non ha presentato in tempo il ricorso in appello. (c.d.m.)

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