Scontro a Costa, un morto e cinque feriti

La vittima è Alfonso Barba, un operaio 27enne di Siano. Guidava una Fiat 600 ma non aveva mai conseguito la patente

MERCATO SAN SEVERINO. Tragedia a Mercato S. Severino. Alfonso Barba, 27enne di Siano, è morto l’altra notte in seguito a un incidente stradale avvenuto verso l’una a Costa, all’incrocio di via Ferrovia-Valle, vicino alla nuova chiesa parrocchiale a forma circolare.

Era alla guida di una Fiat 600, in compagnia di due giovani amici di Castel San Giorgio. Per cause ancora in fase di accertamento da parte dei carabinieri, la Fiat 600 si è scontrata con una Mercedes guidata da un giovane di Solofra che era in compagnia di un compaesano e di una ragazza di San Severino. L’impatto tra le due vetture è stato violentissimo e a riportare la peggio è stato il ragazzo di Siano. Lo scontro tra le due vetture ha provocato un boato avvertito da diversi cittadini del vicino centro abitato. Vista la gravità della situazione, via cellulare è stato allertato subito il 118. In pochi minuti, sono giunte alcune ambulanze e le pattuglie dei carabinieri. I soccorritori hanno intuito subito le gravi condizioni in cui versava il povero Alfonso che è stato trasportato al vicino ospedale di Curteri, dove è giunto già cadavere. Anche gli altri cinque giovani, tutti tra i 20 e i 30 anni, sono stati portati in ospedale: tre al “Fucito” e due al “Ruggi” di Salerno: non sono gravi.

La vittima non aveva mai conseguito la patente di guida. Sulle cause dell’incidente, al momento si fanno solo delle ipotesi, al vaglio dei carabinieri, tra cui il mancato rispetto del segnale rosso del semaforo da parte di una delle due vetture. Un mese fa circa, a Costa, un’anziana era morta dopo essere stata investita da un Suv. Forse c’è un problema di guida in stato di ebbrezza ma saranno le analisi a stabilirlo.

La notizia ha fatto subito il giro di Siano. Una famiglia umile, fatta di onesti lavoratori. Lascia il padre Salvatore, operaio per industrie conserviere nell’Agro e originario di Nocera Superiore, la mamma Rocchina Aliberti, originaria di Siano, e la sorella Ida. Il ragazzo aveva lavori saltuari fuori dal luogo natio, in fabbrica, e aveva frequentato le scuole a Roccapiemonte al Liceo Scientifico B. Rescigno. Una famiglia, a detta di persone vicine, unita, in amorevole accordo anche con il fratello di mamma Rocchina, collaboratore scolastico: entrambe le famiglie, sempre assieme, in viale Europa nei pressi del cimitero.

Intorno ad Alfonso, dunque, c’era il senso e il calore del nucleo familiare. Quel calore si è fermato sulla strada di Costa, contro un’altra macchina. Increduli gli amici, che postano messaggi disperati e di vicinanza ai genitori e alla sorella, ricordando il suo amore per il calcio tra discussioni su Napoli e Salernitana. Messaggi come “Il ricordo che mi porterò sempre con me è il tuo sorriso, neanche un mese fa ci siamo fermati a chiacchierare un po’” o “Eri un ragazzo d’oro... amico di tutti... rispettoso, disponibile e non sapevi dire no a nessuno. Il destino ti ha strappato dalla vita troppo presto» parlano chiaro.

E poi quel messaggio finale della sua ragazza: «L’angelo mio più bello!!! Lo so che resterai sempre con me!!! Uniti più che mai».

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