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Scontri dopo la gara, tifoso condannato

È stato condannato a due anni di carcere per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale uno dei tre tifosi della Nocerina indagati per gli scontri nella partita casalinga contro il Lecce di un anno fa....

È stato condannato a due anni di carcere per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale uno dei tre tifosi della Nocerina indagati per gli scontri nella partita casalinga contro il Lecce di un anno fa. Daniele Ruggiero, ventisettenne di Nocera Inferiore, stralciato dal procedimento madre, ha chiuso col rito alternativo dopo il giudizio immediato disposto dalla procura nocerina.

I tre, già raggiunti dall’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, erano accusati di lesioni e danneggiamenti, con un ispettore ferito e mezzi sfasciati durante la partita. I tifosi coinvolti erano Raffaele Lambiase, ventitreenne di Nocera Inferiore e Alfonso Benevento, ventunenne di Nocera Superiore. Gli ultras calcio furono responsabili del reato di lesioni, resistenza e danneggiamenti e identificati dalle immagini registrate durante le violenze, con le indagini furono effettuate dagli investigatori del commissariato polizia di stato di Nocera Inferiore guidati dal vicequestore aggiunto Giuseppe Marziano.

Il lavoro inquirente mise insieme il quadro accusatorio esaminando i fotogrammi del match, fino al riconoscimento dei tre indagati, con l’inchiesta coordinata dalla procura di Nocera Inferiore e la successiva richiesta cautelare degli arresti domiciliari. L’incontro incriminato si svolse il venti ottobre 2012 allo stadio San Francesco di Nocera Inferiore, con una lunga sequenza di disordini e successivi provvedimenti, con oltre cinquanta daspo emessi per i tifosi salentini arrivati a Nocera e protagonisti di provocazioni e scorribande.

Il bilancio del match contò una decina di agenti di polizia feriti lievemente, bidoni bruciati, danni e scontri avvolti da lacrimogeni nei dintorni del centro cittadino e nell'area che circonda lo stadio.

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