Scomparsa di Sessa, ipotesi omicidio

Pagani, Il giallo del 44enne ricoverato in un istituto di cura e di cui si sono perse le tracce da oltre un mese

PAGANI. C’è anche l’ipotesi di omicidio tra le possibilità vagliate dagli investigatori alle prese con la scomparsa   del 44enne paganese Gaetano Sessa, sparito nel nulla dal cinque luglio. I carabinieri impegnati nelle ricerche del giovane hanno allargato l’orizzonte delle ipotesi investigative, valutando anche la possibilità di un fatto delittuoso e di un decesso non legato a cause naturali, con scavi effettuati nelle zone praticate dall’uomo e ulteriori ricerche mirate.

Sulla vicenda, tuttora coperta dal segreto istruttorio, pende una denuncia nei confronti di eventuali responsabili dell’allontanamento con le omissioni di vigilanza e controllo.

Da quel giorno di luglio di fatto nessuno ha più avuto notizie dell’uomo, residente nell’istituto dei «Padri trinitari» di Venosa dove era sottoposto a soggiorno - cura. Da una prima ricostruzione, i militari lavoravano su un allontanamento spontaneo, con il mancato rientro nell’istituto che lo ospitava, a fronte dell’assenza di senso di orientamento, di seri problemi psichici e di necessità farmacologiche, con avvisi via stampa, ricerche attivate dalle diverse forze dell’ordine ad ampissimo raggio. L’episodio era arrivato anche all’attenzione della trasmissione “Chi l’ha visto,” con una relativa scheda presente sul sito che riporta tuttora le indicazioni salienti per il riconoscimento, dall’altezza di un metro e settanta, con l’andatura molto curva e incerta e infine l’abbigliamento indossato al momento dell’ultimo avvistamento.

I familiari, assistiti dagli avvocati Gerardo Striano e Maria Rosaria Esposito, dopo il passare dei giorni, avevano sporto denuncia, con la decisione preceduta da giorni di vane ricerche attivate da vigili del fuoco, guardia forestale, alpini e pompieri, con accertamenti e scandagli in zone boschive e periferie, svolte ininterrottamente senza successo.Ora gli inquirenti ipotizzano la possibilità di un decesso dovuto a cause non naturali, con la possibilità di una morte cruenta o di un incidente.

Secondo le notizie disponibili l’uomo, al lavoro tempo addietro come netturbino nella città di Pagani, poi ricoverato all’istituto dei padri Trinitari, non aveva mai dato problemi di questo tipo, senza mai allontanarsi dal luogo di residenza prima della notte del cinque luglio, quando ha fatto perdere le proprie tracce.

Pur autonomo nei movimenti, Sessa aveva necessità costante di terapia medica, con necessaria assistenza. I carabinieri della compagnia di Venosa e Vigili del fuoco del posto stanno effettuando ricerche mirate per ritrovare l’uomo che potrebbe aver subito una morte cruenta.

Dopo il setaccio delle campagne dell’immediata periferia della città di Orazio, senza alcun indizio sulla sua sorte, con la fotografia diffusa a largo raggio mediante giornali, tv e social network, dopo la denuncia presentata contro ignoti per eventuali omissioni nella custodia, è da ritenere probabile un decesso.

Altra stranezza è che per lo scomparso, molto noto sia nella zona di residenza attuale sia nell’area di origine, non è arrivata alcuna segnalazione di avvistamento. I carabinieri di Venosa hanno ascoltato testimoni che conoscevano lo svolgersi della vita di Sessa, persone vicine e alcuni operatori della casa di cura: tra le ipotesi rientrano l’omicidio e il decesso per cause non naturali.

Alfonso T. Guerritore

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