Scivola su una pozza e si frattura i denti Condannato alle spese 

Danno e anche beffa per un giovane di Nocera Inferiore La Corte d’Appello: non c’è prova del buio nel condominio

NOCERA INFERIORE. Cade su una pozzanghera in un condominio, si frattura gli incisivi ma deve pagare le spese legali ai suoi condomini e alla compagnia di assicurazione. E tutto perché non ha fornito la prova inequivocabile della mancanza della luce nel locale condominiale che era al buio. Questa l’incredibile vicenda occorsa a minorenne di Nocera Inferiore che, come si suol dire, «ha chiesto grazia e ha trovato giustizia».
G.C., un giovane nocerino, una decina di anni fa, era in auto con il padre e un amico. I tre parcheggiarono nel garage di casa in una palazzina in periferia. Scesi dall’auto, si avviarono alle scale per salire nella sua abitazione, quando G.C. scivolò su una pozzanghera d’acqua, causata da una perdita di un rubinetto condominiale. Bocca tumefatta, un’emorragia in atto e per il giovane l’immediata corsa in ospedale. Scattò l’ovvia azione di risarcimento danni al condominio da parte del padre del ferito. Una causa semplice, con referto ospedaliero, danno da sei mila euro provato, testimoni. Solitamente in questi casi si procede con una liquidazione del danno da parte della compagnia che ha assicurato lo stabile. Unica difesa del condominio fu quella di chiamare chiama in causa l’assicurazione che, a sua volta, preferì affrontare il procedimento civile, “giocando” sulle lungaggini giudiziarie.
In primo grado, il tribunale di Nocera non riconobbe la responsabilità del condominio sostenendo che il giovane doveva prestare attenzione nel camminare in uno spazio buio ma compensò le spese di giudizio: in pratica ognuno doveva pagarsi il suo avvocato. La corte d’Appello di Salerno, dopo 10 anni di causa, ha invece condannato il ferito a pagare le spese legali, quantificate in 1.900 euro al suo condominio e altrettanti alla compagnia di assicurazioni perché, nonostante una testimonianza a lui favorevole di una persona presente ai fatti, non ha dato la prova incontrovvertibile della mancanza di luce al momento dell’incidente ma ha dato peso a quella del perito dell’assicurazione che aveva sostenuto l’assenza della pozzanghera durante il suo sopralluogo, effettuato, però, due mesi dopo l’incidente.
Salvatore De Napoli
©RIPRODUZIONE RISERVATA .