LA PROTESTA
Sciopero dei taxi il 21 novembre, le modalità dello stop
In una lettera i motivi del fermo che interessa tutta Italia
ROMA - Il prossimo 21 novembre scioperano i tassisti. L'annuncio è stato dato oggi in una lettera che è stata inviata al presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi, al ministro Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio e al ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda.
Nella missiva i tassisti rilevano che "...questa situazione oggi è aggravata dall'apparire sul mercato di multinazionali che stanno trasformando quelli che erano e sono fenomeni di insopportabile abusivismo in vero e proprio caporalato digitale. Il fenomeno, come già evincibile da recenti fatti di cronaca, non va in dispregio soltanto del servizio pubblico e dei diritti sul lavoro, ma finanche dell'incolumità degli utenti, per la confusione che va ingenerandosi a loro danno".
La protesta potrà essere ripetuta in altre giornate, anche con modi differenti, fino a quando "...questo Governo non darà risposta agli impegni presi in rispetto dei lavoratori del settore, del servizio pubblico, del basilare principio di leale concorrenza", si conclude la nota dei tassisti.