Scioperano gli addetti dell’Ikea

Baronissi, i sindacati hanno denunciato il taglio improvviso del contratto integrativo aziendale

BARONISSI. Anche il megastore Ikea si trova costretto a fare i conti con la crisi economica. Circa 25 dipendenti di Ikea, ieri mattina, hanno aderito alle 16 di sciopero proclamate dalle sigle sindacali in tutti i punti vendita Ikea. I vertici aziendali, lo scorso 27 maggio, in maniera improvvisa e del tutto unilaterale, avrebbero deciso di disdire il Cia (contratto integrativo aziendale), col quale vengono riconosciuti una serie di agevolazioni e diritti ai lavoratori.

Il motivo di questa decisione sarebbe giustificato da esigenze di natura economica. Anche se il fatturato di Ikea Salerno risulterebbe in crescita nell’ultimo anno. Se venisse disdetto il Cia, sostituendolo col Ccnl, i dipendenti Ikea rischiano una serie di ripercussioni sia sul piano economico, con riduzioni dei trattamenti attualmente applicati compresi i riconoscimenti retributivi versati all’Inps, sia sul piano organizzativo, con un eventuale slittamento dei turni festivi e feriali. Il presidio di protesta organizzato nei 21 punti vendita Ikea presenti in tutta Penisola punta ad evitare l’annullamento di questi diritti, che se dovesse verificarsi peserebbe come un macigno, non solo sui lavoratori, ma in particolar modo nei confronti di coloro che hanno una famiglia da mantenere.

Maria Rosaria Nappa, segretaria provinciale Filcams Cgil e Stefania Colella, rsa Cgil di Ikea Salerno, entrambe presenti alla contestazione di ieri, hanno sottolineato come i diritti e le tutele conquistate dai lavoratori «sono il frutto di buone pratiche sindacali condotte da 25 anni con gli ottimi rapporti costruiti con i vertici del megastore. Ora rischiano di essere spazzate via in mezza giornata». Tra l’altro, si tratta del primo sciopero proclamato dai lavoratori Ikea.

C’è chi ha preferito rinunciare a una giornata di ferie per partecipare allo sciopero, mostrando un segnale di solidarietà ai loro colleghi di lavoro. Ora si attende l’incontro coi vertici aziendali fissato il 12 giugno per discutere il raggiungimento di un eventuale accordo. «La giornata di oggi – dichiara Nappa - segna l’inizio di una nuova consapevolezza per il lavorati di Ikea, che sono determinati a difendere tutto quanto sinora conquistato e la possibilità di migliorare le proprie condizioni di vita e di lavoro».

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